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Su revisioni auto nuovo incontro Anara Confartigianato-Motorizzazione. Verso la soluzione dei nodi strutturali

Si avvicina la soluzione di alcuni nodi cruciali riguardanti l’attività di revisione auto e da tempo segnalati da Anara Confartigianato Autoriparazione. Il 23 settembre, una delegazione dei Revisori di Confartigianato guidata dal Presidente Vicenzo Ciliberti, ha incontrato il Direttore Generale della Motorizzazione Gaetano Servedio il quale ha indicato le azioni messe in campo dal Ministero per rispondere alle sollecitazioni dei Revisori.

In particolare, nel corso della riunione che – sottolinea il Presidente Ciliberti – ha permesso di riavviare il dialogo ed una costruttiva collaborazione con il Ministero dei Trasporti, il Direttore Generale Servedio ha fornito una serie di risposte nel merito degli aspetti che stanno a cuore agli imprenditori.

Per quanto riguarda l’adeguamento della tariffa Istat, sarà prevista, con apposito decreto, l’indicizzazione della tariffa per le operazioni di revisione dei veicoli leggeri, con rivalutazione ISTAT relativa al periodo 2021-2025. Nello stesso provvedimento verranno definiti anche la misura della tariffa spettante ai centri di controllo privati per le revisioni dei veicoli pesanti, nonché l’adeguamento della tariffa di competenza degli Uffici della Motorizzazione. Si tratta di un provvedimento organico che è volto a regolamentare e riequilibrare nel suo complesso il sistema delle tariffe per tutte le operazioni di revisione e che, presentando una impostazione più articolata e razionale, potrà quindi essere agevolato nell’iter di approvazione definitiva.

In arrivo novità anche sul fronte della formazione degli ispettori dei centri di controllo privati. Il Ministero è al lavoro per apportare i correttivi chiesti da Anara al programma di formazione. In dettaglio: eliminazione di tutti i quiz ingannevoli ed aumento degli errori in franchigia per i quiz; possibilità di documentare i tre anni di esperienza richiesti come requisito, dopo il superamento dell’esame del corso Modulo A e B. L’abilitazione e la relativa iscrizione al RUI avverranno alla maturazione del requisito stesso; riparametrazione delle ore di formazione continua con riduzione a 20 ore totali, di cui 50% in presenza e 50% da remoto. Questo per contenere il più possibile il periodo di assenza dell’ispettore dall’azienda ed evitare di sottrarre il suo apporto lavorativo indispensabile per garantire il servizio revisioni. Inoltre, verrà creato un Tavolo di lavoro dedicato a mettere a punto il nuovo programma di formazione che dovrà essere poi sottoposto all’approvazione della Conferenza Stato Regioni.

In merito alla rivisitazione del Protocollo di comunicazione Mctnet 2, sarà istituito un apposito Tavolo di lavoro per individuare le possibili semplificazioni delle procedure tecniche utili ad alleggerire le operazioni e i tempi di revisione, senza compromettere la sicurezza dei veicoli, e per proseguire il confronto necessario a favorire la piena applicazione della Direttiva 2014/45/UE e superare le criticità ancora presenti. E’ stato anche affrontato il tema dei controlli da parte dell’Amministrazione, dell’abusivismo e della concorrenza sleale, legata principalmente alle pratiche scorrette dilaganti – come lo “sconto tariffa” – che penalizzano fortemente le imprese in regola e pregiudicano la sicurezza degli utenti e delle strade. Al riguardo, il Ministero sta lavorando, sul piano normativo, per ampliare la fattispecie delle violazioni e rafforzare le misure di contrasto ad attività di revisione dei veicoli svolte in difformità alle prescrizioni di legge, attraverso un sistema graduale di sanzioni in funzione della gravità della violazione.

Sul fronte dell’iscrizione al Registro Unico Ispettori (RUI), il Ministero ha assicurato che sono stati risolti tutti i problemi tecnici legati anche al riconoscimento della firma digitale e che il sistema funziona correttamente.

E, infine, per quanto riguarda l’utilizzo della targa prova, il Presidente Ciliberti ha ribadito la richiesta di aumentare il numero dei passeggeri a bordo del veicolo munito di targa prova, per evitare disagi operativi alle nostre imprese. Il Ministero si è riservato di approfondire la possibilità di prevedere un’eventuale estensione delle modalità di utilizzo della targa prova. Per ora è stato ribadito che le nuove disposizioni introducono una limitazione per la circolazione di prova dei veicoli sui quali possono prendere posto al massimo due persone, delle quali il conducente può essere chiunque e il passeggero deve avere i requisiti previsti: ovvero può essere esclusivamente il titolare dell’autorizzazione di prova o un suo dipendente o addetto avente un rapporto di collaborazione funzionale con lo stesso. Questa restrizione si è resa necessaria per contrastare abusi e illeciti sempre più consistenti nell’utilizzo della targa prova che mettono a rischio la sicurezza degli automobilisti e delle strade. Per quanto concerne le targhe deteriorate, si pensa ad un provvedimento legislativo allo scopo di alleggerire il costo.

 

 

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