Europa e Mercati Internazionali
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Confartigianato presenta alle istituzione europee il proprio rapporto sulla Politica di coesione. Focus sulle mpmi

In un momento decisivo per la politica di coesione europea, oggetto di una proposta di revisione per la prossima programmazione (2028-2034), Confartigianato ha organizzato, il 15 ottobre, un evento di approfondimento e confronto con le Istituzioni presso il Parlamento Ue.
A luglio 2025, infatti, la Commissione Europea ha proposto una nuova architettura per i fondi di coesione, basata su piani nazionali – sulla falsariga del PNRR – integrando i fondi strutturali con quelli legati alla Politica Agricola Comune (PAC) e introducendo per la prima volta il principio “soldi per riforme”.

Durante l’incontro è stato presentato il report “Il futuro delle politiche di coesione dal punto di vista dell’artigianato, delle mpmi e dell’impresa diffusa in Italia e in Europa”, commissionato da Confartigianato Imprese e realizzato da PromoPA Fondazione. I risultati del rapporto offrono una fotografia dettagliata della partecipazione delle micro e PMI ai fondi europei nell’attuale programmazione. Inoltre, sulla base dei dati raccolti e delle criticità individuate, vengono suggerite delle strategie concrete per potenziare il coinvolgimento delle imprese artigiane e delle micro e piccole realtà imprenditoriali nei futuri programmi di coesione.

L’evento ha visto anche un momento di confronto con gli eurodeputati e la Commissione Europea. In vista dei negoziati che definiranno il futuro quadro normativo delle politiche regionali europee, l’obiettivo è stato quello di avviare una riflessione che ponga nuovamente al centro del dibattito il ruolo delle micro e PMI quali imprescindibili fattori di coesione sociale ed economica.

A sottolineare l’importanza di questo momento di confronto è intervenuto anche Marco Canaparo, Rappresentante permanente aggiunto presso l’Unione Europea: “Le future negoziazioni sulla proposta della Commissione europea non saranno semplici: il fronte dei cosiddetti ‘Paesi frugali’ ha già espresso alcune perplessità, ma il Governo italiano è pronto a fare il possibile per rafforzare e migliorare l’attuale assetto della politica di coesione, soprattutto con l’obiettivo di aumentare la capacità di assorbimento dei fondi europei”.

Dopo un interessante scambio con diversi eurodeputati, ha concluso il rappresentante della Commissione europea, Luca Mattiotti, che ha sottolineato come la proposta vada nella direzione di semplificare, razionalizzare e dunque rafforzare l’architettura istituzionale e gestionale dei fondi strutturali, facendo in modo che le risorse europee vengano veicolate verso le reali esigenze delle regioni europee.

“In un contesto fortemente caratterizzato dalla necessità di rilanciare la competitività europea – ha ribadito Luca Crosetto, Delegato all’Europa di Confartigianato – la politica di coesione continua a giocare un ruolo fondamentale: alla luce della sua storica funzione, è importante che le sue risorse conservino un forte focus sulle imprese più piccole, che costituiscono un punto di riferimento cruciale per le comunità territoriali”.

 

Scarica il report “Il futuro delle politiche di coesione dal punto di vista dell’artigianato, delle mpmi e dell’impresa diffusa in Italia e in Europa”

 

 

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