Il 25 e 26 ottobre, a Bra (Cuneo), la ‘due giorni’ dedicata alla calzoleria artigiana
Il mestiere del calzolaio va valorizzato, difeso e aiutato a divenire più attrattivo per le nuove leve perché ha, ed avrà sempre di più, un ruolo chiave nella strategia europea di sostenibilità. L’attività principale di riparazione, risuolatura, messa a modello e rigenerazione delle scarpe permette infatti di prolungarne considerevolmente la vita, contrastando la cultura dell’usa e getta e riducendo così i rifiuti e l’impatto ambientale dell’industria calzaturiera. Le scarpe esauste, sono un rifiuto complesso da riciclare, la maggior parte finisce nell’indifferenziato. Si tratta, stimando due paia di scarpe gettate da parte di ogni italiano over 14 anni, di oltre 200 milioni di scarpe all’anno destinate alla discarica.
“Siamo orgogliosi della nostra attività, esperienza e competenza e riteniamo che dedicare attenzione all’arte della calzoleria sia un passaggio necessario non solo a far conoscere il nostro mondo ai cittadini ma anche per avvicinare i giovani in cerca di un impegno lavorativo futuro che sia creativo, utile e soddisfacente” – afferma Francesco Matera, presidente di Calzolai 2.0-. Attenzione che cerchiamo di stimolare con la 2 giorni 2025 che Calzolai 2.0 (associazione aderente a Confartigianato) e Calzolai Italiani organizzano a Bra (Cuneo) dal 25 al 26 ottobre prossimo a cui hanno aderito già oltre cento nostri colleghi da tutta Italia”.
Un fine settimana intenso. Si partirà alle 9 di mattina con la prima giornata di formazione e informazione del CalzitaLab 2025 (4 edizione), organizzato da Calzolai Italiani presso la Società Bocciofila Bra Viale Industria, 16. Seguirà sempre nella stessa sede, alle 18, l’assemblea elettiva di Calzolai 2.0. Per chiudersi con la cena organizzata da Calzolai 2.0 e Calzolai Italiani, dedicata a San Crispino, il patrono di questo antico mestiere. Domenica si terrà invece la seconda giornata formativa.
“Questa edizione di CalzitaLab sale di livello –spiega Simone Usai Presidente di Calzolai Italiani-. Abbiamo coinvolto l’Associazione conciari, organizzatrice di Lineapelle e editore di LaConceria, che terrà un corso sul riconoscimento dei pellami, le varie tipologie e le destinazioni d’uso. Grazie allo sponsor Fratelli Chiesa Import Export abbiamo coinvolto FENICE e ANGELUS che manderanno i loro tecnici a tenere due corsi sulle tecniche di restauro e le varie tinture. Inoltre abbiamo organizzato il Master Shoes in collaborazione con Nuova Ginev. Un contest che prevede ricchissimi premi messi in palio da: Nuova Ginev, Casali 2.0 srl, Fratelli Chiesa Import Export, CIAC SRL e Gennaro Rino Borsella”.
“Fare comunità, fare formazione, essere al passo con le nuove tecniche e tecnologie, conoscere i materiali e le novità –prosegue Matera- sono il minimo comun denominatore che dobbiamo avere per essere divulgatori verso i cittadini di cosa possiamo fare per loro e per l’ambiente. Ad esempio molti fanno riparare una o più paia di scarpe all’anno, un dato molto positivo che arriva da una indagine di Altroconsumo. Però, nella stragrande maggioranza dei casi sono calzature eleganti da donna e da uomo. Resiste, purtroppo, l’errata percezione che siano le scarpe classiche con la suola in cuoio quelle che un calzolaio può recuperare e far tornare a nuova vita. La sostituzione del sottotacco e la risuolatura sono gli interventi più richiesti. Invece, con i nuovi materiali, pezzi di ricambio e macchinari come la pressa, anche le snakers (che per altro sono tra le calzature più inquinanti una volta gettate) e le scarpe tecniche si riparano. Non neghiamo loro una possibilità di vita utile più lunga. Noi calzolai siamo perfettamente in grado di intervenire su sneaker e scarpe tecniche, anzi può risultare addirittura più semplice, dal momento che esistono suole di ricambio che possono sostituire quelle vecchie. È inoltre possibile ricucire parti della tomaia che si sono staccate, così come cambiare la “foderina”, la parte interna nella zona del tallone, che spesso si logora e si buca. E poi smacchiare e sanificare, e persino eseguire personalizzazioni, usando colori (pure sulla suola) e decorazioni di vario tipo, come disegni, scritte e borchie”.
Ecco perché il ruolo del calzolaio è fondamentale per un futuro più sostenibile –conclude-. Per questo organizziamo ogni anno eventi come quello di Bra, per chiedere ai media, alla cittadinanza e alla politica, di promuovere e valorizzare il mestiere del calzolaio perché significa investire in un approccio più consapevole e responsabile verso l’ambiente e i prodotti che utilizziamo ogni giorno, le scarpe”.
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