Notizie
·

Sulla frenata dell’economia italiana pesa la demografia. Tra 2024 e 2027 PIL pro-capite in Italia +2,1% meglio del +1,8% della Francia

Le previsioni contenute nell’Autumn economic forecast della Commissione europea pubblicato lunedì scorso delineano una crescita per la Germania dell’1,2% per il 2026 e il 2027, per la Francia dello 0,9% nel 2026 e dell’1,1% nel 2027 mentre l’Italia si ferma al +0,8% sia nel 2026 che nel 2027. La previsione di crescita per il 2026 della Commissione europea premia la Germania rispetto a quella del Fondo monetario internazionale pubblicata il mese scorso (+0,9%).

Maggiore stimolo fiscale per la Germania – Nonostante l’impatto dei dazi, si registra una migliore performance della maggiore economia europea esportatrice. La crescita in Germania è sostenuta da un aumento della spesa pubblica e dalla crescita dei salari reali che sostiene i consumi. Le nuove regole fiscali europee penalizzano Francia e Italia rispetto alla Germania, che può adottare una politica di bilancio espansiva. La Germania rimane al di sopra del limite del 3% del rapporto deficit/PIL, portandolo dal 3,1% del 2025 al 4,0% nel 2026, mentre si osserva una politica fiscale restrittiva in Francia, dove il disavanzo di bilancio passa dal 5,5% del PIL del 2025 al 4,9% del 2026, e in Italia dove il rapporto tra deficit e prodotto scende dal 3,0% del 2025 al 2,8% del 2026.

Sulla frenata dell’economia italiana pesa la demografia – L’analisi dei conti nazionali evidenzia che nell’arco dell’ultimo triennio 2021-2024, caratterizzato dagli effetti della guerra in Ucraina e dalla stretta monetaria più severa della storia dell’euro, il PIL dell’Italia ha cumulato una crescita del 6,6%, superiore di 1,5 punti alla media Ue, una performance migliore di quella della Francia (+5,4%) e della stagnante economia tedesca (+0,4%). Si osserva una maggiore spinta per l’economia spagnola che, nel triennio in esame, cumula una crescita del PIL a doppia cifra (+12,8%).

Nel triennio successivo l’economia italiana frena. Secondo le previsioni della Commissione, tra il 2024 e il 2027 l’Italia cumula la più bassa crescita tra i 27 paesi dell’Ue. A fronte di una crescita cumulata dell’economia tedesca del 2,6%, quella francese segna un +2,7% mentre l’Italia si ferma al +2,0%, ben 2,4 punti in meno del +4,4% della media UE.

Sul rallentamento dell’Italia pesa uno sfavorevole andamento demografico. Nel periodo in esame in Italia si registra un calo della popolazione (-0,3%) che è assente negli altri maggiori paesi europei. Tra il 2024 e il 2027 a fronte della crescita zero della popolazione in Germania si osserva un aumento dello 0,8% in Francia e addirittura del 3,1% in Spagna. In valore assoluto, nel triennio in esame in Italia la popolazione si riduce di 150mila unità, è più stabile (+25 mila) in Germania, mentre in Francia aumenta di 536 mila e in Spagna addirittura di 1 milione 520 mila unità.

Per crescita del PIL pro-capite l’Italia supera la Francia – Se depuriamo dalla crescita il fattore demografico le distanze tra Italia e i motori dell’economia europea si riducono. Infatti, se consideriamo il PIL pro-capite, tra il 2024 e il 2027 in Italia si registra un aumento del 2,1%, con un divario più contenuto (-1,5 punti percentuali) rispetto al +3,6% della media Ue e risultando migliore del +1,8% della Francia e non distante dal +2,6% della Germania. Si riduce la distanza anche dalla più dinamica economia spagnola, il cui PIL per abitante sale del 4,0%.

 

Dinamica 2024-2027 PIL, popolazione e PIL pro capite nei principali paesi UE

Var. % cumulata, PIL a prezzi costanti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea

rss