Lavoro e Previdenza
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Top ten del tasso di occupazione: Firenze e Prato, seguite da Padova, Valle d’Aosta, Siena e Milano, Bologna, Trieste, Piacenza e Parma

Nel corso dell’estate il mercato del lavoro ha manifestato segnali di stabilizzazione dopo una lunga fase espansiva. Ad agosto 2025 il numero di occupati è in calo dello 0,2% rispetto al mese precedente, ma segna un aumento di 103mila occupati in un anno, pari al +0,4%. Sono in  flessione le  previsioni di assunzione monitorate dal Sistema Exclesior, che per il trimestre ottobre-dicembre 2025 sono in calo del 2,1%.

Tra il 2021 e il 2025, un arco di tempo ad alta turbolenza in cui si sono succeduti gli effetti dello scoppio della guerra in Ucraina, una crisi energetica che ha accelerato l’inflazione, la stretta monetaria più severa della storia dell’Euro e le incertezze da scoppio della crisi in Medio Oriente e la guerra dei dazi USA, l’occupazione sale di 1 milione 491 mila unità (+6,6% tra agosto 2021 e agosto 2025), trainata dall’incremento di 1 milione 561 mila (+10,5%) dipendenti permanenti.

Il dinamismo del mercato del lavoro si è associato ad un aumento del tasso di occupazione che in Italia, per la popolazione tra 20 e 64 anni, è passato dal 62,7% del 2021 al 67,1% del 2024, con un aumento di 4,4 punti percentuali nel periodo in esame. Va sempre ricordato che nonostante questo incremento l’Italia rimane all’ultimo posto nell’Unione europea per quota di popolazione occupata.

Una analisi territoriale evidenzia che tra le regioni italiane nel 2024 il tasso di occupazione più elevato si riscontra in Provincia Autonoma Bolzano con 79,9%, Valle d’Aosta con 77,6%, Provincia Autonoma Trento con 76,9%, Toscana con 76,1%, Emilia-Romagna e Veneto con 75,6%, Friuli-Venezia Giulia con 75,1%, Lombardia con 74,8%, Piemonte con 74,3% e Umbria con 73,4%. All’opposto tassi di occupazione inferiori al sessanta per cento si riscontrano nelle regioni meridionali di Puglia con 55,3%, Sicilia con 50,7%, Campania con 49,4% e Calabria con 48,5%.

L’analisi per province delinea significative variazioni in alcuni territori nel periodo di elevata turbolenza 2021-2024. Ai primi dieci posti per tasso di occupazione 20-64 anni nel 2024 troviamo Firenze e Prato entrambe con il 79,6%, la prima in risalita di 15 posizioni rispetto al posizionamento del 2021 e la seconda in risalita di 35 posizioni. Al terzo posto Padova (prima provincia del Nord Est) con 78,3% in risalita di 47 posizioni, al quarto posto Valle d’Aosta (prima del Nord Ovest) con 77,6% in risalita di 22 posizioni, al quinto posto Siena e Milano con 77,2%, la prima in risalita di 15 posizioni e la seconda in risalita di 9 posizioni. Al settimo posto troviamo Bologna e Trieste con un tasso di occupazione 20-64 anni del 76,9%, la prima in discesa di 6 posizioni rispetto al primo posto del 2021 e la seconda in discesa di 5 posizioni rispetto al terzo posto del 2021. Al nono posto troviamo Piacenza con 76,9% in risalita di 2 posizioni e al decimo posto Parma con 76,8% in discesa di 2 posizioni. La prima provincia del Mezzogiorno è Pescara che con un tasso di occupazione del 68,4% si colloca al 64° posto in risalita di 4 posizioni rispetto al 2021.

All’opposto, pur registrando una diffusa crescita tra il 2021 e 2024, si osservano tassi di occupazione 20-64 anni inferiori al cinquanta per cento in nove province meridionali: Trapani con 49,8% in discesa di 3 posizioni rispetto al 2021, Crotone con 49,2% in risalita di 5 posizioni, Palermo con 48,4% in discesa di 1 posizione, Cosenza con 46,9% in discesa di 8 posizioni, Caserta con 46,7% in discesa di 8 posizioni, Napoli con 46,4% in risalita di 2 posizioni, Reggio di Calabria con 46,3% in discesa di 4 posizioni, Caltanissetta con 45,5% in risalita di 1 posizione e Taranto con 44,2% in discesa di 14 posizioni, unica tra queste province in cui il tasso di occupazione scende di 2,7 punti nel periodo in esame.

Tra le altre provincie la crescita del tasso di occupazione si è associata a significativi recuperi nel ranking: Ascoli Piceno con un tasso di occupazione del 64,2% nel 2024 si colloca al 18° posto in risalita di 44 posizioni rispetto al 2021, Cremona con 68,7% si colloca al 21° posto in risalita di 27 posizioni, Verbano-Cusio-Ossola con 68,9% si colloca al 21° posto in risalita di 25 posizioni, Grosseto con 70% si colloca al 15° posto in risalita di 21 posizioni e Lucca con 66,6% si colloca al 37° posto in risalita di 20 posizioni.

 

 

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