Confartigianato al Forum Italia-Mongolia firma accordo per aprire nuove opportunità alle MPMI
Si è svolto il 2 dicembre, a Villa Madama, il Forum imprenditoriale Italia–Mongolia, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) in collaborazione con ICE Agenzia, alla presenza del Ministro Antonio Tajani e di tre ministri del Governo mongolo. Un appuntamento di alto profilo che rientra nella strategia del Ministero degli Esteri di diversificazione dei mercati e di rafforzamento delle collaborazioni bilaterali con Paesi in forte crescita.
Il Forum ha messo al centro alcuni settori chiave per la cooperazione economica tra Italia e Mongolia: tessile e moda, agroalimentare, infrastrutture, energie rinnovabili e trasporti. Ambiti nei quali le imprese italiane possono giocare un ruolo decisivo grazie al loro know-how, alla qualità produttiva e alla capacità di innovazione.
In questo contesto, Confartigianato ha partecipato con il Presidente Marco Granelli, che ha firmato un accordo con Ganzorig Tsevegmid, Vicepresidente della Mongolian Association of Small and Medium Enterprises (MASME).
La firma rappresenta un’opportunità per avviare un canale stabile di dialogo e scambio operativo tra le micro, piccole e medie imprese dei due Paesi.
L’obiettivo dell’intesa è chiaro: favorire la condivisione di informazioni, creare ponti tra le imprese italiane e mongole, individuare nuove opportunità di mercato e diffonderle in modo efficace alle nostre aziende, con un’attenzione particolare ai settori nei quali esistono già potenziali sinergie.
A margine dell’evento, il Presidente Granelli, intervistato dalla Rai, ha sottolineato il valore strategico di questo nuovo rapporto bilaterale: «Con questa firma gettiamo le basi per una collaborazione concreta con il mondo delle piccole imprese mongole. Vogliamo aiutare le nostre aziende a conoscere meglio un mercato in evoluzione, ricco di potenzialità e ancora poco esplorato dal sistema produttivo italiano. Le eccellenze mongole — dal cashmere alla lana di cammello — unite al saper fare italiano nella trasformazione e nel design possono generare sinergie potenti. Le relazioni che stiamo costruendo oggi possono aprire nuove occasioni di crescita per le nostre MPMI, in un dialogo che valorizza qualità, sostenibilità e innovazione».
Secondo i dati più recenti elaborati dal nostro Ufficio Studi, l’interscambio commerciale tra Italia e Mongolia è in aumento e presenta ampi margini di crescita. Il tessile resta uno dei settori più promettenti, grazie alle materie prime di altissima qualità prodotte in Mongolia e alla riconosciuta competenza italiana nella lavorazione e nel design.
Ma le opportunità non si limitano alla moda: la Mongolia sta investendo in filiere agroalimentari moderne, tecnologie digitali, energie rinnovabili e infrastrutture, generando spazi di mercato interessanti e ancora poco presidiati dalle imprese italiane.
Come ha sottolineato il Presidente Granelli, il futuro delle nostre MPMI passa sempre più attraverso relazioni internazionali capaci di valorizzare l’autenticità del Made in Italy: la Mongolia è un Paese giovane, dinamico e sempre più attento alla qualità. C’è un’ammirazione profonda per il Made in Italy, per il nostro artigianato e per la nostra capacità di unire bellezza, ingegno e sostenibilità. È un mercato di nicchia, ma proprio per questo può offrire grandi opportunità non solo nel settore tessile, ma anche nell’agroalimentare e nella tecnologia. Abbiamo competenze, risorse e un patrimonio unico di storie imprenditoriali coraggiose: oggi queste storie possono incontrare un nuovo pubblico e generare valore per entrambi i nostri Paesi.
Con questo accordo, Confartigianato inaugura un nuovo capitolo della cooperazione con la Mongolia, rafforzando la presenza delle MPMI italiane in un mercato che guarda con interesse e rispetto all’eccellenza del Made in Italy.
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