Cremona celebra il salame con un festival da record
Si è svolta a Cremona dal 6 all'8 ottobre la Festa del Salame. La manifestazione è stata promossa e organizzata da Confartigianato Alimentazione e Confartigianato Cremona in collaborazione con il Consorzio Tutela Salame Cremona IGP, il Comune di Cremona e Cciaa, con l'importante contributo di Confartigianato Lombardia.
Il festival, che nelle passate edizioni ha ospitato il 'lancio' di “Gagarin”, primo salame inviato nello spazio, e il maxipanino da record al salame, ha previsto un ricco calendario di appuntamenti, showcooking, degustazioni e incontri culturali per tre giorni all’insegna del buon gusto, con ospiti illustri, interviste e premiazioni.
Un evento unico nel suo genere, poiché rappresenta il primo festival interamente ed esclusivamente dedicato al salame, uno dei prodotti della nostra tavola più amato e per il quale l’Italia è celebre in tutto il mondo, grazie anche alla moltitudine di tipologie, ricette e preparazioni che caratterizzano non solo i vari territori ma anche le singole aziende produttrici.
Massimo Rivoltini, Presidente Confartigianato Alimentazione e Presidente dell’Associazione Cremonese ha così commentato il successo dell’iniziativa “La Festa del salame non è stata solo una conferma ma siamo andati ben oltre le aspettative e questo ci permette di considerare questa festa ormai patrimonio del territorio cremonese e lombardo.”
Grande successo della Festa dei Nonni organizzata dalla Fondazione Villaggio Famiglia e ANAP Confartigianato
C’era il nonno proveniente da Houston per il nipote spezzino, il nonno collezionista di auto d’epoca che ha una nipote a Parigi ma anche il nipote atleta Proitalia appena rientrato da Genova per consegnare il trofeo appena vinto alla nonna, senza contare i nonni di Cantaspezia che hanno allietato la giornata con la chitarra: un grande successo per la Festa dei nonni 2023 organizzata dalla Fondazione Villaggio Famiglia onlus e ANAP Confartigianato. Dopo il ritrovo in Piazza Europa e il saluto del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini nonni e nipoti con due bus storici scortati dalla Polizia Municipale hanno raggiunto il Museo Nazionale dei Trasporti FF.SS. per un saluto del Presidente Piergino Scardigli e la visita guidata; la giornata è proseguita alla volta di Brugnato, accolti dal Sindaco Corrado Fabiani; dopo il pranzo e lo scambio di doni dei nipoti ai nonni è avvenuta la consegna degli attestati e delle benemerenze ai nonni presenti, infine il gruppo ha visitato il centro storico di Brugnato e il caseificio Esposito. Hanno contribuito all’iniziativa Luciano Venturi, Presidente Prospezia, Sergio Natale, Maria Teresa Penza, Franco Ferrari, Presidente Proitalia, Paolo Peirone, Armando D’Amaro, Area Sindacale Confartigianato. “Il Comune della Spezia ha partecipato con piacere a questa iniziativa dedicata ai nonni, memoria vivente delle nostre radici e custodi di tradizioni e storie – ha dichiarato il Sindaco Pierluigi Peracchini accompagnato dal Presidente del Consiglio Comunale Maurizio Piscopo e dagli Assessori Giulio Guerri e Lorenzo Brogi - come Amministrazione siamo costantemente impegnati nel portare avanti iniziative rivolte agli anziani e sviluppare servizi che vadano incontro alle varie esigenze”. «La festa dei nonni 2023 – ha spiegato il Presidente della Fondazione Villaggio Famiglia, Bruno Dal Molin - vuole sottolineare il ruolo attivo dei nonni e delle persone anziane, gli anziani costituiscono un’importante scuola di vita, capaci ancora di trasmettere valori e tradizioni favorendo in tal modo la crescita dei più giovani». «Abbiamo consegnato una cinquantina di attestati di partecipazione e benemerenze – ha aggiunto il Presidente ANAP Manlio Faridone coadiuvato dai dirigenti Mauro Strata e Valter Passalacqua – tra la gioia dei tanti nipotini con i nonni presenti. Questa giornata vuole essere la prima di tante iniziative dell’ANAP Confartigianato». «Questa giornata bellissima - ha concluso Nicola Carozza, Direttore Patronato Inapa Confartigianato – conferma quanto sia necessario cambiare la nostra opinione sul concetto stesso di ‘vecchiaia’, dobbiamo cogliere le opportunità della silver economy, un potenziale economico per il nostro territorio volto a soddisfare i bisogni di consumo, di vita e di salute delle persone anziane».
La frenata di Germania e Cina, le ricadute sui territori del made in Italy
Le ultime previsioni sulla crescita internazionale confermano la frenata dei giganti di Europa e Asia, con ricadute rilevanti sul sistema territoriale della produzione del made in Italy. Secondo l’ultimo Interim Economic Outlook dell’OCSE le prospettive di crescita sono deboli: la persistenza dell'inflazione e delle strette monetarie limita la crescita globale al 3,0% nel 2023 e del 2,7% nel 2024. La crescita annuale del PIL negli Stati Uniti è prevista al 2,2% nel 2023 e all’1,3% nel 2024, mentre nell’area dell’euro la crescita del PIL si ferma allo 0,6% nel 2023 e salirà all’1,1% nel 2024. Per quest'anno In Germania si conclama la recessione (-0,2%) seguito da un recupero nel 2024 (+0,9%) mentre la ripresa della Cina è più debole del previsto dopo la riapertura post-pandemia, con una crescita prevista al 5,1% per quest’anno e al 4,6% nel 2024.
La frenata dei due player della manifattura mondiale sta determinando effetti pesanti sulle vendite del made in Italy. Nei primi sette mesi del 2023 l'export verso la Germania scende dell'1,6% mentre quello verso la Cina, al netto del farmaceutico (che presenta un outlier, con una crescita del 501%), scende dell’1,8%.
Seidenstraße, la Via della seta che passa per Berlino - La Cina è il quarto mercato dell’export tedesco, mentre era il dodicesimo dieci anni fa. Nel primo semestre del 2023 il rallentamento dell'economia cinese si traduce in un calo dell'8,5% del suo export della Germania in Cina, con effetti sulla catena di fornitura che interessano anche l'Italia di cui la Germania è il primo mercato delle esportazioni; il calo dell’export dei metalli di base e prodotti in metallo arriva al -19,2%.
I territori più esposti in Germania e Cina - Nell’analisi territoriale del 26° report ‘Prospettive dell’autunno 2023, tra incertezze e manovra di bilancio’ presentato questa settimana - qui per scaricare il 26° report – è stato presentato un focus, predisposto in collaborazione con l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, che esamina il grado di esposizione dei territori sui mercati di Germania e Cina.
La regione più esposta sul mercato tedesco è il Veneto con esportazioni di 11,1 miliardi di euro, pari al 8,1% del valore aggiunto, seguita da Piemonte con 9 miliardi di euro, pari al 7,9% del valore aggiunto, Friuli-Venezia Giulia con 2,5 miliardi di euro, pari al 7,6% del valore aggiunto, Emilia-Romagna con 10,3 miliardi di euro, pari al 7,5% del valore aggiunto, Trentino-Alto Adige con 2,6 miliardi di euro, pari al 6,6% del valore aggiunto e Abruzzo con 1,7 miliardi di euro, pari al 6,2% del valore aggiunto
Tra i territori più esposti, si osserva un marcato segno negativo dell'export in Germania per Friuli-Venezia Giulia (-10,4% su base annua nel primo semestre 2023 ) e Lombardia (-4,8%).
Sul mercato cinese si registra la maggiore esposizione dell’Emilia-Romagna con 2,3 miliardi di euro di export, pari al 1,7% del valore aggiunto, seguita da Piemonte con 1,8 miliardi di euro, pari al 1,6% del valore aggiunto, Toscana con 1,5 miliardi di euro, pari al 1,5% del valore aggiunto, Lombardia con 4,8 miliardi di euro, pari al 1,4% del valore aggiunto e Veneto con 1,6 miliardi di euro, pari al 1,1% del valore aggiunto.
Tra i territori più esposti, nel primo semestre del 2023 in Emilia-Romagna si osserva un calo dell’export in Cina del -15,4%, su base annua Piemonte con -6,1%, Veneto con -5,7% e Lombardia con -2,6%.
Nel complesso dei due mercati di Germania e Cina, l’export della Lombardia perde il 4,4%, l’Emilia-Romagna segna una flessione dello 0,5% mentre l’aumento dell’export del 2,6% per il Veneto è ampiamente inferiore alla relativa dinamica dei prezzi all’esportazione (+6,1%).
Grado di esposizione sui mercati di Germania e Cina per regione
Export ultimi dodici mesi a giugno 2023, in % valore aggiunto 2021 - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat