14 Luglio 2016, h. 14:49

STUDI – Tiene l’export nei settori di MPI (+0,3%), mentre nel totale manifatturiero entra in territorio negativo (-0,3%)

Al I trimestre 2016 le esportazioni nei settori di MPI ammontano a 28.251 milioni di euro, +0,3% rispetto al I trimestre 2015, pari di 91 milioni di euro in più, segnano una tenuta rispetto al -0,3% registrato dal Manifatturiero che torna in territorio negativo dopo dieci trimestri positivi. La frenata dell’export appare particolarmente significativa: in serie storica la variazione registrata nel I trimestre 2016 e la più bassa da quando l’export ha ripreso a crescere dopo la Grande crisi del 2008-2009. In chiave settoriale si osservano aumenti superiori alla media nel comparto per Legno e prodotti in legno (esclusi i mobili) con il +8,7%, Mobili con il +3,9%, Tessili con il +2,4%, Altre manifatture con il +1,7% e Alimentare con il +1,1%.

Le economie avanzate, che concentrano 21,3 miliardi di euro dell’export nei settori di MPI, pari ai tre quarti (75,4%) del totale, trainano la dinamica complessiva in territorio positivo: in questi mercati si registra una crescita dell’1,5% a fronte del calo del 3,1% registrato dalle economie emergenti; anche al netto della crisi del mercato russo (-11,0%) l’export di MPI negli altri paesi emergenti segna un’ampia flessione (-2,1%).

Nei primi venti mercati, che assorbono il 78,1% del totale dell’export di MPI, le vendite crescono dell’1,3%. Nel dettaglio si osserva una crescita superiore ai tre punti percentuali in Polonia (+8,6%), Repubblica ceca (+8,1%), Spagna (+6,3%), Stati Uniti (+5,0%) e Romania (+3,2%). Le dinamiche negative più intense si osservano in Turchia (-2,7%), Hong Kong (-2,9%), Emirati Arabi Uniti (-5,7%), Corea del Sud (-7,4%) e Russia (-11,0%).

Tra le cinque principali regioni esportatrici, dinamica superiore rispetto alla media del +0,3% in Lombardia con il +1,5%, Emilia-Romagna con il +1,3%, Piemonte con il +0,7%, Veneto con il +0,6%, mentre si registra una variazione negativa in Toscana con il -1,5%.

Tra le province con una quota superiore all’1% dell’export nazionale di MPI i maggiori tassi di crescita si registrano a Roma (+39,5%), Piacenza (+12,9%), Bolzano (+11,1%), Venezia (+9,4%), Parma (+6,5%), Firenze (+6,3%), Torino (+6,1%), Prato (+5,6%), Bologna (+5,4%), Bergamo (+5,3%), Padova (+4,9%), Belluno (+4,7%), Varese (+3,2%), Reggio Emilia (+3,0%), Como (+2,9%), Treviso (+2,8%), Milano (+1,9%), Modena (+1,6%), Cuneo (+1,6%), Novara (+1,0%), Brescia (+0,5%).

Nonostante la frenata del made in Italy nel I trimestre 2016, in 40 province – che concentrano oltre un terzo (35,6%) dell’export nei settori di MPI – si osserva una dinamica positiva e in miglioramento rispetto alla variazione riferita a tutto il 2015; altre 5 province, pur avendo una dinamica negativa, presentano un miglioramento rispetto al 2015 (in tali province si concentra il 3,9% delle esportazioni di MPI); complessivamente il 39,5% dell’export di MPI si concentra in territori con un miglioramento della dinamica rispetto al 2015.

In una prospettiva di lungo periodo, il valore delle esportazioni nei settori di micro e piccole imprese ha superato più rapidamente i livelli pre-crisi rispetto agli altri settori manifatturieri: tra il 2007 – anno di massimo pre-crisi per i settori di MPI – ed il 2015, le esportazioni dei settori a più alta concentrazione di MPI sono aumentate del 18,0%, quattro punti in più del +14,0% registrato dal manifatturiero. Tra le principali regioni esportatrici si osserva una dinamica di lungo periodo superiore rispetto alla media del 18,0% in Emilia-Romagna con il +33,7% (pari a 3.634 milioni di euro), in Piemonte con il +30,4% (pari a 2.445 milioni di euro) e in Toscana con il +29,0% (pari a 3.229 milioni di euro). Seguono Veneto con il +16,1% (pari a 3.401 milioni di euro in più) e Lombardia con il +10,7% (pari a 2.802 milioni di euro in più). Tra le principali province con una quota superiore o uguale all’1% dell’export di MPI, pari a 1.158 miliardi di euro, che rappresentano l’84,2% dell’export MPI nazionale, 32 sono in crescita e 17 di queste mostrano una dinamica tra 2007 e 2015 maggiore rispetto alla media nazionale.

L’analisi della dinamica per territorio disponibile nell’Elaborazione Flash “Made in Italy nei settori di MPI: le tendenze al I trimestre 2016 e un’analisi di lungo periodo (2007-2015)”.  Clicca qui per scaricarla.

 

 

Dinamica delle esportazioni nei settori a più alta concentrazione di MPI* in Italia in 10 anni

(II trim. 2007-I trim. 2016 – var. % tendenziale; * divisioni con % addetti di imprese <50 addetti su totale addetti di divisione>=60% nel 2013 in Italia, Ateco 2007 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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* divisioni con % addetti di imprese <50 addetti su totale addetti di divisione>=60% nel 2013 in Italia, Ateco 2007

 

 

Dinamica dell’export di MPI nei principali 20 mercati

(I trim. 2016; variazione % rispetto a I trim. 2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Le 21 principali province esportatrici in crescita nei settori di MPI

(I trim. 2016. Var. % su I trim. 2015. Media nazionale: +0,3%. prov. con quota export MPI >=1% (283 milioni di euro) – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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