29 Aprile 2017, h. 09:00

STUDI – X giornata nazionale per la predizione dell’Alzheimer – Italia prima in UE per quota di anziani con 65 anni ed oltre. Al 2050 popolazione in calo del 5,0%, ma gli anziani cresceranno del 45,2% e saranno un terzo (34,1%) della popolazione

Oggi ANAP e l’ANCoS Confartigianato persone celebrano la decima edizione della giornata nazionale per la predizione dell’Alzheimer con la campagna “Senza ricordi non hai futuro” focalizzando l’attenzione su una malattia che minaccia la salute della popolazione anziana in Italia. Nell’analisi predisposta dall’Ufficio Studi di Confartigianato – clicca qui per scaricarla – sono esaminate alcune evidenze statistiche su invecchiamento e salute degli anziani.

Nel 2016 la spesa sanitaria ammonta a 112.542 milioni di euro, pari al 6,7% del PIL e il 48,5% del totale della spesa sanitaria è assorbito dalla popolazione con 65 anni ed oltre. Il sistema sanitario contribuisce ad una maggiore longevità della popolazione: l’Italia è al quarto posto tra i 34 Paesi membri dell’OCSE per speranza di vita con 83,2 anni e al secondo posto nell’Unione europea, una longevità maggiore si osserva infatti solo per Giappone (83,7 anni) e Spagna e Svizzera (entrambe con 83,3 anni). In Italia nel 2016 il 62,4% degli anziani si dichiara abbastanza o molto soddisfatto del proprio stato di salute.

Al 1 gennaio 2016 in Italia gli anziani con 65 anni ed oltre sono 13.369.754. Una persona su cinque è anziana: l’incidenza degli anziani sulla popolazione è pari infatti al 22,0% risultando la più alta nell’Unione Europea (incidenza media del 19,2%) ed il nostro Paese precede la Grecia (21,3%), la Germania (21,1%), il Portogallo (20,7%), la Finlandia (20,5%) e la Bulgaria (20,4%). A livello regionale le incidenze maggiori degli anziani sulla popolazione si rintracciano in Liguria (28,2%), Friuli-Venezia Giulia (25,5%), Toscana (24,9%) e Piemonte e Umbria (entrambe con il 24,8%) mentre le minori sono quelle di Campania (17,9%), Provincia Autonoma di Bolzano (19,2%), Sicilia (20,2%), Calabria (20,5%) e Puglia (20,9%).

L’analisi delle più recenti previsioni demografiche indica che nel 2050 la popolazione diminuirà del 5,0%, dato composto da un aumento del 45,2% degli anziani (6,1 milioni in più) e da un calo del 19,4% per gli under 65 anni (9,1 milioni in meno). A metà secolo gli anziani saranno 19,6 milioni ed una persona su tre sarà anziana: la quota di anziani sulla popolazione arriverà infatti al 34,1% (+11,8 punti percentuali in più rispetto ad ora). A livello regionale la crescita della popolazione anziana al 2050 è più intensa per Provincia Autonoma di Bolzano (+75,8%), Provincia Autonoma di Trento (+62,7%), Campania (+58,2%), Lazio (+56,8%), Lombardia (+55,5%) e Veneto (+50,2%). Nella Lombardia, la regione più popolosa d’Italia, si conteranno ben 1,2 milioni di anziani in più.

Al 2050 le incidenze più alte di anziani su popolazione saranno quelle di Sardegna (40,5%, +17,9 punti percentuali in più rispetto ad ora, l’aumento maggiore osservato), Basilicata (37,6%, +15,4 punti in più), Umbria (36,5%, +11,5 punti in più), Puglia (36,2%, +14,9 punti in più) e Molise (36,1%, +12,3 punti in più).

Il report esamina, inoltre, alcuni dati sulla salute e l’assistenza sanitaria. In Italia si contano 6,3 posti letto nelle strutture residenziali socio-assistenziali socio-sanitarie ogni 1.000 abitanti, il tasso standardizzato di mortalità per malattie del sistema nervoso e disturbi psichici e comportamentali è di 25,8 ogni 10.000 abitanti e infine, mediamente, è di 9,7 anni la speranza di vita senza limitazioni nelle attività a 65 anni. Per quanto riguarda l’assistenza agli anziani si osserva che il 2,5% di loro è preso in carico da parte dei servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI) delle ASL ed ogni 1.000 residenti anziani e si contano 15,0 posti equivalenti – calcolati dividendo per 365 giorni il numero delle giornate di assistenza erogata – per assistenza in strutture residenziali. Per quanto riguarda invece l’assistenza ai disabili si rileva che ogni 1.000 residenti sono 15,5 le persone assistite nei Dipartimenti di salute mentale e nelle strutture che erogano assistenza a disabili si contano 0,53 posti equivalenti residenziali e 0,33 posti equivalenti semiresidenziali. I dati per territorio su popolazione anziana e indicatori su salute ad assistenza sono presenti nella Elaborazione Flash “Invecchiamento e salute degli anziani: alcune evidenze statistiche”. Clicca qui per scaricarla.

 

Speranza di vita alla nascita nei paesi Ocse

Anno 2014-Anni. Dato stimato per Portogallo, Regno Unito ed Irlanda – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ocse

 

 

Quota anziani con 65 anni ed oltre in Paesi Ue 28

1 gennaio 2016-% popolazione – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

Quota anziani con 65 anni ed oltre nelle regioni

1 gennaio 2016-% popolazione – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Previsioni demografiche: evoluzione della quota di anziani con 65 anni ed oltre su popolazione per regione

1 gennaio del 2017 e del 2050. Valori %. Quote % del 2050 decrescenti. Intervallo di previsione: mediano – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

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