26 Giugno 2017, h. 16:11

STUDI – Siccità: 8,5 litri di acqua per euro di produzione manifatturiera. Criticità date dal 38,1% di perdite e escalation tariffe raddoppiate (+103,3%) in 10 anni (ritmo triplo del +12,1% dell’Eurozona)

Le condizioni di siccità di questi giorni pongono l’attenzione sulle risorse idriche e sull’utilizzo dell’acqua da parte del sistema economico. Il volume di acqua complessivamente utilizzata come input produttivo dalle imprese manifatturiere ammonta a circa 5,2 miliardi di metri cubi e sono necessari in media 8,5 litri di acqua per ciascun euro di produzione realizzata. La domanda di acqua per unità di valore prodotta è più elevata e pari a 25,1 litri utilizzati per euro di produzione venduta nel Tessile, seguito da sei comparti che presentano un valore dell’indicatore che oscilla fra 17 e 20 litri per euro di produzione: Gomma e materie plastiche (19,6 litri per euro), Tabacco (19,1 litri per euro), Coke e prodotti petroliferi raffinati (17,8 litri per euro), Chimica e Carta (entrambi con 17,7 litri per euro) e Altri prodotti della lavorazione di minerali (17,1 litri per euro). I settori meno idro-esigenti sono Alimentari, Autoveicoli, Prodotti farmaceutici, Macchinari e apparecchiature, Pelle e Stampa, con valori che non superano in media i 4 litri per euro di produzione.

In rapporto agli occupati mediamente le imprese manifatturiere consumano 1364 metri cubi per addetto; il comparto con il consumo di acqua per addetto più elevato è Prodotti chimici con 6.119 Mc per addetto, seguito da Carta e prodotti di carta con 4.831 Mc per addetto, Prodotti del tabacco con 4.784 Mc per addetto, Siderurgia e metalli di base con 4.429 Mc per addetto, Gomma e materie plastiche con 3.553 Mc per addetto, Bevande con 2.587 Mc per addetto, Tessile 2.554 con Mc per addetto, Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi con 2.185  Mc per addetto. Intensità di utilizzo dell’acqua più contenute si riscontrano nei settori Computer e prodotti di elettronica e ottica con 532 Mc per addetto, Prodotti in metallo con 532 Mc per addetto, Macchinari e apparecchiature con 496 Mc per addetto, Pelle e prodotti in pelle con 314 Mc per addetto e Coke e prodotti petroliferi raffinati con 151 Mc per addetto. Nel totale dei settori di MPI – dove l’occupazione delle micro e piccole rappresenta più del 60% del totale – l’utilizzo è di 790 Mc per addetto mentre nei rimanenti settori manifatturieri il consumo è più che doppio, e pari a 1930 Mc per addetto. Il settore di MPI con il più alto consumo è il Tessile con 2.554 Mc per addetto, seguito da Altre industrie manifatturiere con 960 Mc per addetto, Prodotti in legno e sughero con 933 Mc per addetto, Alimentari con 846 Mc per addetto, Mobili con 789 Mc per addetto e Abbigliamento con 677 Mc per addetto.

Come stiamo verificando concretamente in queste settimane, l’acqua è un bene che può diventare scarso rispetto alla richiesta ma, paradossalmente, ne disperdiamo una quantità rilevante. Sulla base dei dati disponibili per il 2015 per i comuni capoluogo di provincia – che includono il 29,5% della popolazione italiana – le perdite ammontano al 38,2% dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile dei comuni capoluogo di provincia, in aumento rispetto al 35,6% del 2012, non raggiungendo pertanto gli utenti finali. Nel 2016, il 9,4% delle famiglie italiane lamenta un’erogazione irregolare dell’acqua nelle abitazioni, in leggero aumento rispetto al 9,2% del 2015 e all’8,7% del 2014.

Sul fronte del prezzo del servizio pagato per il servizio si registra una escalation delle tariffe per acqua potabile negli ultimi anni. A maggio 2017 il prezzo al consumo per Fornitura dell’acqua in Italia sale del 5,7% rispetto ad un anno prima, a fronte del +1,3% registrato nell’Eurozona. La crescita negli ultimi anni è tumultuosa: tra il 2012 e il 2017 le tariffe in Italia sono salite mediamente del 37,9% a fronte del +12,1% dell’Eurozona, mentre negli ultimi dieci anni le tariffe raddoppiano, con un aumento del 103,3% a fronte del 31,4% della media Uem.

Sul fronte dell’offerta sono 2.253 le imprese coinvolte nelle attività di Raccolta, trattamento e fornitura di acqua (844, pari al 37,4% del totale) e nella Gestione delle reti fognarie (1.406 pari al 62,6%) che occupano complessivamente 38.983 addetti per un fatturato complessivo di 8.127 milioni di euro.

L’analisi dell’uso di acqua nelle centrali termoelettriche e della produzione idroelettrica in nella rubrica ‘Imprese ed Energia” di QE-Quotidiano Energia.

 

 

Volumi di acqua consumati da impianti termoelettrici per ripartizione e corpo idrico

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Dinamica prezzi fornitura acqua e tasso inflazione: 1 anni, 5 anni e 10 anni

Maggio 2017 – prezzi armonizzati – var. % cumulate – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

Acqua utilizzata e produzione venduta per settore manifatturiero

anno 2012 – milioni di m3 e milioni di euro – ordinati per m3 acqua per euro di produzione – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Tariffe forniture acqua nei principali Paesi Uem negli ultimi 5 anni

Maggio 2012-maggio 2017 – Indice maggio 2012=100 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

rss