L’allarme di Confartigianato sui rischi per l’export made in Italy a causa dell’imposizione di dazi da parte degli Stati Uniti, lanciato con un comunicato stampa il 18 gennaio, è stato ripreso su stampa, radio e Tv: Leggere di più
L’allarme di Confartigianato sui rischi per l’export made in Italy a causa dell’imposizione di dazi da parte degli Stati Uniti, lanciato con un comunicato stampa il 18 gennaio, è stato ripreso su stampa, radio e Tv: Leggere di più
L’Italia sarebbe tra i Paesi più colpiti dall’applicazione di dazi Usa sui prodotti europei. Gli Stati Uniti rappresentano infatti il secondo mercato, dopo la Germania, per il maggior valore del nostro export – 66,4 miliardi, pari al 10,7% del totale –Leggere di più
La crisi della manifattura, più acuta per moda e meccanica, riverbera alcuni effetti anche sul settore del legno-arredo. Nei primi undici mesi del 2024 la produzione nel legno scende del 4,9%, un calo di intensità doppia rispetto al -2,4% della media Ue, mentre per i mobili la produzione segna un calo del 2,8%, flessione più attenuata rispetto al -3,6% della media Ue.
A dicembre le attese sugli ordini sono in miglioramento per il legno e arredo e per i mobili tornano in territorio positivo. L’analisi sulla congiuntura del settore legno-arredo è contenuta nel report ‘2025, le prospettive per il legno-arredo’ che l’Ufficio Studi di Confartigianato ha presentato nel corso dell’evento “Legno–Arredo tra Innovazione e Sostenibilità – Prospettive e sfide per il futuro”, tenutosi a Como giovedì 16 gennaio 2025. Qui per scaricare il rapporto dall’Ufficio Studi.
Nel corso del convegno, moderato da Federica Colombini, Responsabile Area Categorie di Confartigianato Como e aperto dagli interventi di Marco Bellasio, Presidente Settore Legno Arredo Confartigianato Imprese Como e Maurizio Longhin, Presidente Nazionale Arredo, sono state presentate le opportunità del progetto “G4I – Gate for Innovation” di Confartigianato da Vittorio Blasoni, dell’Ufficio Innovazione, Reti e Progetti di Coesione Confartigianato.
Il focus sul Regolamento “Deforestazione zero” – Nell’intervento di Guido Radoani – Responsabile Sistema Imprese di Confartigianato, è stato proposto un approfondimento sulla normativa EUDR alla luce dell’entrata in vigore del Reg. UE 2023/1115, il c.d. Regolamento “Deforestazione zero”, un tema già al centro di un precedente report e webinar di Confartigianato. Nell’evidenziare gli obiettivi del Regolamento, che mira a contrastare la deforestazione ed il degrado forestale in relazione alla produzione di determinate materie prime e pertanto ad incrementare le opportunità di mercato per i prodotti sostenibili, l’intervento si è focalizzato sull’impatto che detto Regolamento avrà sull’artigianato e le piccole imprese del legno-arredo.
Le regole sull’EUDR coinvolgono principalmente i soggetti che immettono per primi sul mercato comunitario o esportano verso Paesi extra UE, prodotti di legno o derivati. Tali soggetti dovranno svolgere la dovuta diligenza per accertare che tali prodotti siano legali e contraddistinti da un rischio di deforestazione e degrado forestale nullo o trascurabile. Per i soggetti che, invece, comprano o vendono prodotti EUDR già immessi sul mercato gli adempimenti sono meno stringenti. Per le PMI, l’operatività delle nuove regole decorre dal 30 giugno 2026.
I contenuti del report – Nella presentazione di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato, sono evidenziate le tendenze del settore del legno-arredo in Italia, con particolare attenzione alla Lombardia e alla provincia di Como, delineando le tendenze previste per il 2025. Sul comparto pesano i fattori di rischio rappresentati dalla tensioni geopolitiche, la crisi in Germania, il calo del commercio internazionale e tensioni dei prezzi energetici.
Nel comparto del legno arredo in Lombardia operano 8.850 aziende, di cui 5.938 artigiane, con 46mila addetti nel settore. In Lombardia nel terzo trimestre 2024 la produzione del legno-arredo ha registrato un calo del 3,5% (vs -4,1% in media nazionale), facendo peggio solo rispetto a meccanica e moda.
In chiave nazionale, per le esportazioni di mobili si osserva un calo del 10,4% in Germania, mentre cresce (+4,3%) quello degli Stati Uniti, primo mercato del made in Italy per mobili per la casa, sedie e divani. Tra le province lombarde, gli USA sono il primo mercato per i mobili di Monza e Brianza, Como e Milano. E’ proprio su questo mercato che la possibile introduzione di dazi addizionali da parte degli Stati Uniti potrebbe avere impatti significativi sul made in Italy, come ha evidenziato il recente report di Confartigianato, oggetto di un comunicato stampa ampiamente ripreso dai media.
Sul fronte dell’occupazione si registrano segnali di debolezza, mentre rimane elevata la difficoltà nel reperire personale qualificato. Su tale criticità pesa la crisi demografica, che nei prossimi vent’anni in Lombardia delinea un calo del 7,5% della popolazione in età lavorativa.
L’asse padano dei mobili – Como è la quarta provincia italiana per peso delle micro e piccole imprese (MPI) del legno e mobili sul totale dell’economia del territorio, dietro a Pesaro e Urbino, Pordenone e Treviso.
Le province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza e Como per la Lombardia, quelle di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona per il Veneto e quelle di Udine e Pordenone per il Friuli-Venezia Giulia, costituiscono l’’asse dei mobili’ della pianura padana che unisce i distretti specializzati nella produzione di mobili. Nel loro complesso, le 12 province in esame sono il terzo esportatore europeo di mobili, dietro a Polonia e Germania. Complessivamente, queste province esportano mobili per un valore equivalente a quello di Spagna, Danimarca e Francia messe insieme.
Infine, una sezione del report di Confartigianato è stata dedicata alla diffusione nel settore del legno e mobili degli investimenti digitali e la loro interazione con i processi di innovazione e di sostenibilità.
Trend produzione legno e mobili nei principali paesi produttori UE
11 mesi del 2024, var. % tendenziale, dati corretti per giorni lavorativi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Export in 26 paesi Ue, asse italiano dei mobili e resto d’Italia
Gennaio-giugno 2024 Milioni di euro – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Posticipare al 2026 l’introduzione dell’obbligo assicurativo contro i rischi catastrofali, estendere fino al prossimo 30 giugno la cassa integrazione straordinaria e sospendere per tutto il 2025 i versamenti tributari per le imprese del settore moda. Sono alcune delle proposte di modifica del dl Milleproroghe illustrate da Confartigianato e Cna oggi in audizione alla Commissione Affari costituzionali del Senato.Leggere di più
“Il made in Italy ha solide radici nella tradizione manifatturiera artigiana. Le nostre imprese esprimono la cultura produttiva italiana, saldano passato e futuro, sanno trasformare e innovare competenze secolari per essere all’altezza delle nuove esigenze del mercato”. Lo ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Marco Granelli durante il suo intervento alla puntata del 15 gennaio di ‘Siamo Noi’, il programma pomeridiano dell’emittente televisiva della CEI Tv2000, Leggere di più
Oggi, a Bruxelles, una delegazione di Confartigianato, guidata dal Presidente Marco Granelli e dal Delegato all’Europa e Vice Presidente di SMEUnited Luca Crosetto, ha incontrato il Vice Presidente esecutivo della Commissione Ue Raffaele Fitto e la Vice Presidente del Parlamento europeo Antonella Sberna.Leggere di più
Il 15 gennaio, a Bruxelles, Confartigianato, insieme con 11 Organizzazioni di categoria e 22 grandi aziende, è stata protagonista di un meeting con gli europarlamentari italiani e i rappresentanti delle istituzioni dell’Ue per discutere le priorità del Sistema Italia.Leggere di più
Per la prima volta, sotto la sigla “Fondamentale”, le principali organizzazioni datoriali e sindacali del settore costruzioni (Anaepa-Confartigianato Edilizia, Ance, Fiae Casartigiani, Claai, Cna, Confapi Aniem, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro, FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil) si sono unite con l’obiettivo comune di rilanciare e valorizzare l’intero settore per le generazioni future. Lo fanno con la campagna di comunicazione “Noi che veniamo da lontano”.Leggere di più
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