25 Febbraio 2005, h. 15:12

Presentazione del Rapporto su credito e ricchezza finanziaria delle imprese artigiane Il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli: “Emergenza-credito per le piccole imprese. Per rilanciare la competitività serve anche l’impegno delle banche”

“Per i piccoli imprenditori rimane l’emergenza-credito”. E’ quanto sottolinea il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, commentando il Rapporto sul credito e sulla ricchezza finanziaria delle imprese artigiane presentato oggi a Roma.
“Il rapporto tra banche e artigianato – sostiene Fumagalli – continua presentare aspetti critici per la quantità, la qualità e le condizioni dei finanziamenti erogati. Il denaro, per i piccoli imprenditori, continua a costare 3-4 punti percentuali in più rispetto alle grandi industrie. Nel Sud l’impresa artigiana paga il denaro 1-2 punti in più rispetto al Nord. Inoltre, del totale dei finanziamenti bancari al sistema economico, appena il 4,8% va all’artigianato e il 29,2% va alle PMI. La qualità dei servizi bancari è spesso scadente, le procedure rimangono lunghe e complesse. La richiesta di onerose garanzie reali per coprire la domanda di credito, poi, non è stata sostituita dalla valutazione del progetto d’impresa”.
A fronte di questa situazione, il Segretario generale di Confartigianato sollecita una “politica creditizia adeguata e compatibile con le esigenze delle piccole imprese”.
“Se si intende davvero rilanciare la competitività delle nostre aziende – fa rilevare Fumagalli – serve uno sforzo comune che coinvolga anche le banche. Gli istituti di credito devono cominciare a fare la loro parte: devono imparare ad investire sulla piccola impresa, a considerare il nostro settore decisivo per creare reddito, occupazione, nuova imprenditorialità, offrendo servizi migliori a costi contenuti”.
Fumagalli chiede anche “interventi politici per garantire un corretto funzionamento del mercato del credito e per rimuovere vincoli e costi di sistema che si ripercuotono negativamente sulle condizioni di accesso ai finanziamenti bancari”.
Il Segretario generale di Confartigianato ritiene inoltre “necessario potenziare lo strumento dei Consorzi di garanzia fidi ed avvicinare artigianato e piccole imprese a strumenti di finanza innovativa alternativi al credito bancario che siano compatibili, sul piano tecnico giuridico, con le caratteristiche delle PMI”.

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