27 Luglio 2005, h. 10:55

Confartigianato Acconciatori soddisfatta per l’approvazione definitiva della nuova Disciplina dell’attività professionale di acconciatore Nuovo look normativo per il vecchio ‘figaro’: nasce l’acconciatore ‘europeo’

“Dopo 40 anni di attesa, finalmente è nato l’acconciatore ‘europeo’, grazie ad una ‘rivoluzione’ normativa che, grazie ad un apposito iter formativo, qualifica gli imprenditori e tutela i consumatori”.

Questo il commento del Presidente di Confartigianato Acconciatori Gualfrando Velo all’approvazione definitiva, avvenuta oggi da parte della X Commissione Industria del Senato, della “Disciplina dell’attività professionale di acconciatore”.

“Confartigianato si batte da molto tempo – sottolinea il Presidente Velo – per innovare la normativa di settore che risale a 40 anni fa. Oggi abbiamo una legge in linea con le disposizioni in vigore nel resto d’Europa. In questa nostra battaglia ci hanno sostenuto numerosi parlamentari della maggioranza e dell’opposizione, in particolare la Sen. Ida D’Ippolito relatrice del provvedimento al Senato, e l’On. Lorena Milanato, relatrice del provvedimento alla Camera”.

Con la nuova legge le ‘vecchie’ attività di barbiere per uomo e parrucchiere per donna vengono unificate sotto la denominazione di “attività di acconciatura”.

E, soprattutto, per esercitare l’attività professionale di acconciatore sarà necessario conseguire un’apposita abilitazione professionale, con il superamento di un esame tecnico-pratico che dovrà essere preceduto da un periodo di formazione, di durata variabile, in cui si alternino momenti di approfondimento ‘teorico’ con esperienze dirette di pratica in imprese di acconciatura.

Tra le materie fondamentali di studio sono previste la cosmetologia, la chimica, l’anatomia, la fisiologia, la dermatologia, la tricologia e l’informatica, oltre a una lingua straniera e alle normative di carattere nazionale e comunitario.

Alle Regioni e ai Comuni, poi, tocca il compito di adottare le regole per favorire lo sviluppo del settore, valorizzando il servizio delle imprese di acconciatura, anche nel quadro della riqualificazione del tessuto urbano e in collegamento con le altre attività di servizio e commerciali. L’intervento regionale dovrà favorire un “equilibrato sviluppo” del settore, che assicuri la migliore qualità per il consumatore, in particolare attraverso la disciplina degli orari minimi e massimi di apertura al pubblico, la pubblicità delle tariffe, la regolamentazione relativa ai requisiti di sicurezza, anche a fini di controllo dei locali e delle apparecchiature, alle cautele d’esercizio e alle condizioni sanitarie per gli addetti.

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