31 Agosto 2005, h. 18:38

Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini: “Gli artigiani hanno finanziato il piano di investimenti Inail. Ora bisogna ridurre le tariffe pagate dalle imprese”

“Il piano di investimenti approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Inail è stato realizzato grazie soprattutto alle cospicue risorse della Gestione dell’artigianato presso l’Istituto. Ora, però, è necessario utilizzare gli avanzi finanziari accumulati dalla nostra Gestione per diminuire le tariffe Inail pagate dagli imprenditori, riducendo così i costi del lavoro anomali che gravano sull’artigianato”.
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini richiama l’attenzione sulla “necessità di abbattere i tassi applicati dall’Inail alle imprese artigiane, che sono 3 volte superiori rispetto a quanto ricevono in termini di prestazioni dell’Istituto”.
“Le entrate contributive dell’Inail per la gestione artigiani – spiega Guerrini – sono aumentate da 1.478,8 milioni di euro nel 2000 a 1.813,2 milioni di euro nel 2003. L’avanzo economico della Gestione artigianato è però salito fino a 1.211 milioni di euro nel 2003. In pratica, l’Inail ha introitato dal settore artigiano circa tre volte di più di quanto abbia pagato per sinistri”.
“L’opportunità di ridurre le tariffe Inail del settore artigiano – sottolinea ancora Guerrini – è stata peraltro sollecitata in un ordine del giorno – approvato all’unanimità dalla Camera e recepito ed accolto dal Governo lo scorso 27 luglio – nel quale si invita il Governo ad intervenire, di concerto con l’Inail, affinché siano determinati tassi alle imprese artigiane più in linea con le percentuali di sinistri effettivamente liquidati per determinare una maggiore equità contributiva e portando conseguentemente ad una riduzione del costo del lavoro, al fine di salvaguardare il comparto artigiano, determinante ai fini dell’economia nazionale”.

 

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