6 Settembre 2005, h. 18:40

L’EUROPA CHE NON VOGLIAMO Confartigianato denuncia: “Da Bruxelles un altro mostro burocratico. Contro i rischi solari, imprenditori edili costretti a improvvisarsi meteorologi”

Dall’Unione Europea sta per arrivare una nuova Direttiva che costringerà gli imprenditori edili a improvvisarsi meteorologi.
Si tratta di un progetto di Direttiva per proteggere i lavoratori dai rischi per la salute derivanti dall’esposizione alle radiazioni ottiche, compresi i raggi solari. La proposta di normativa sarà votata domani in seconda lettura dal Parlamento europeo per poi essere emanata entro l’anno.
In pratica – denuncia Confartigianato – Bruxelles vorrebbe imporre a tutti gli imprenditori europei con lavorazioni caratterizzate da forti esposizioni all’aperto (soprattutto cantieri e coltivazioni agricole, ma anche le attività di pesca) l’obbligo di informare i propri dipendenti sulle condizioni meteorologiche previste e, in funzione di esse, di dotarli di attrezzature adeguate.
Insomma, se la Direttiva verrà approvata così com’è, i piccoli costruttori dovranno trasformarsi in una sorta di stazione meteorologica e di esperti dermatologi. A seconda del tempo previsto ogni giorno, infatti, dovranno valutare – senza peraltro alcun valore di riferimento – i rischi da esposizione al sole ai quali i lavoratori sarebbero esposti e suggerire loro di indossare maglie, cappelli, occhiali e, magari, di spalmarsi un po’ di crema solare.
Oltre a questi nuovi obblighi, in base alla Direttiva gli imprenditori potrebbero essere ritenuti responsabili dai loro dipendenti di patologie legate all’esposizione solare senza però che sia possibile determinare l’origine esclusivamente professionale di tali malattie.
“Siamo da sempre impegnati nella difesa della sicurezza del lavoro. Ma quello della direttiva sulle radiazioni ottiche è l’ennesimo sempio dell’assurda burocrazia europea che non accettiamo”.
Questo il commento del Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini il quale sollecita i Parlamentari europei a modificare il progetto di Direttiva nel senso di rinviare agli Stati membri la decisione di includere o meno, nella legislazione nazionale, gli obblighi in materia di valutazione e prevenzione dei rischi solari. “Non fosse altro – sottolinea Guerrini – per le profonde differenze di latitudine dei Paesi europei. L’esposizione solare in Irlanda non è uguale a quella della Grecia”.
In Europa il settore delle costruzioni è costituito da 2 milioni 300 mila imprese che realizzano un fatturato di circa 1000 miliardi di euro, danno lavoro a 14 milioni di persone e contribuiscono al 10% del PIL.
Il 99% del settore è costituito da PMI (meno di 250 dipendenti) che realizzano il 78% del fatturato.
Le piccole imprese (meno di 50 dipendenti) assicurano il 60% della produzione e impiegano il 70% degli occupati del settore.

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