14 Febbraio 2006, h. 17:02

Dati Unioncamere su nati-mortalità artigianato nel 2005 Il Presidente di Confartigianato Guerrini: “Voglia di fare impresa spenta da troppe difficoltà”

l Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini giudica “preoccupanti” i dati, diffusi oggi da Unioncamere, sulla nati-mortalità imprenditoriale nell’artigianato nel 2005.

A giudizio di Guerrini “l’aumento del numero di imprese dell’edilizia, che conferma la necessità di prorogare la riduzione al 10% dell’Iva sulle ristrutturazioni edili, nasconde però la ‘crescita zero’ e addirittura il saldo negativo di altri settori”. 

A questo proposito, Guerrini segnala “la profonda crisi del manifatturiero, in particolare del tessile-abbigliamento e della metalmeccanica, e il rallentamento della crescita nel Mezzogiorno dove rischia nuovamente di allargarsi il gap con il resto del Paese”.

“Le cifre sulle cessazioni d’impresa – fa notare il Presidente Guerrini – dimostrano che l’artigianato è in una fase di difficoltà dovuta sia alla congiuntura negativa sia alla carenza di interventi di sostegno mirati”.

“Se dall’aumento delle società di capitale viene un positivo segnale della volontà delle imprese di irrobustirsi, più in generale –  rileva Guerrini – le cifre sulle cessazioni indicano che la voglia di fare impresa testimoniata dall’alto numero di nuove aziende viene spenta da troppe difficoltà e da troppi ostacoli”.

Secondo il Presidente di Confartigianato “a fronte di questa situazione, è indispensabile quindi, una politica di sviluppo più mirata al sostegno e al rilancio della competitività delle piccole imprese”.

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