2 Febbraio 2006, h. 01:23

EDILIZIA Finalmente l’accordo tra i 25 Paesi Ue per prorogare la riduzione dell’Iva nei settori ad alta intensità di manodopera Soddisfazione di Confartigianato

“Oggi sentiamo l’Europa più vicina”. Con queste parole il Presidente degli artigiani e delle piccole imprese di costruzione della Confartigianato, Giuliano Nicola, commenta la notizia della proroga al 2010 della facoltà concessa ai Paesi europei di ridurre l’IVA sui lavori di ristrutturazione e di manutenzione in edilizia.

“Dopo una serie di provvedimenti sconfortanti – ha dichiarato Nicola – quali l’introduzione di tariffe per partecipare alle gare pubbliche ed alcuni contenuti del codice unico per gli appalti e forniture approvato dal Governo – la decisione dei 25 Paesi europei consente al nostro Paese di ripristinare il sistema di agevolazioni scaduto a fine dicembre e di rilanciare gli investimenti e gli interventi nel segmento di mercato specifico dell’artigianato e delle piccole imprese”.

L’agevolazione dell’IVA al 10% è scaduta alla fine del 2005 e ha provocato a dicembre scorso una corsa all’apertura dei cantieri (30,1% di domande in più rispetto al dicembre 2004 con 35.461 interventi rispetto ai 27.266 dell’anno precedente).

Poiché occorre recuperare il precedente sistema di agevolazioni in sede legislativa (36% di sgravio fiscale e 10% di riduzione IVA in luogo del solo 41% dello sgravio fiscale diluito in dieci anni) si apre ora una fase delicata a causa dell’imminente scioglimento delle Camere.

“Ci attendiamo – ha concluso il Presidente degli artigiani edili – che entrambi gli schieramenti politici, che si presentano alle elezioni, si impegnino per ridurre l’IVA al 10%, permettendo così di proseguire il favorevole trend occupazionale che ha permesso la creazione di alcune decine di migliaia di nuovi posti di lavoro e di far emergere molti lavoratori irregolari ed attività sommerse” .          

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