3 Luglio 2006, h. 14:52

COMPETITIVITA’ Francesco Del Boca (Confartigianato Trasporti): “Il Governo affronti subito i problemi strutturali dell’autotrasporto. Liberalizzare vendita carburanti per abbassare i costi a carico delle imprese”

“Se il Governo intende rilanciare la competitività del Paese, è necessario che affronti immediatamente anche i problemi strutturali dell’autotrasporto merci. Ad iniziare dal costo dei carburanti: da aprile 2004 ad aprile 2006 gli aumenti a carico delle imprese sono stati del  41,4%. L’Italia ha il record negativo in Europa per il prezzo del gasolio da autotrazione: 1.196,47 euro per 1.000 litri, di cui 614,42 euro di imposte (Ive e accise). Visto che la strada intrapresa dal Governo è quella delle liberalizzazioni, sarebbe necessario, per abbassare questi prezzi, liberalizzare anche la vendita dei carburanti nei supermercati”.

La sollecitazione viene dal Presidente di Confartigianato Trasporti Francesco Del Boca il quale chiede “una convocazione immediata da parte del Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, affinchè vengano adottati interventi per contrastare la grave crisi delle imprese italiane sul fronte dei costi, primo fra tutti quello del carburante”.

Il Presidente Del Boca chiede altresì “che vengano attuati i provvedimenti che le imprese attendono da oltre sei mesi, in particolare per quanto riguarda la spendibilità di risorse già previste dalla legge finanziaria 2006 e l’operatività della legge di riforma dell’autotrasporto. Le nostre imprese non sono più nelle condizioni di sopportare ulteriori ritardi”.

Il Presidente di Confartigianato Trasporti sollecita inoltre la modifica dell’applicazione dell’Irap. “Il 60% delle imprese di autotrasporto merci – sottolinea Del Boca – lavora in perdita. Gli utili vengono infatti completamente erosi dai continui aumenti del costo del gasolio e del costo del lavoro, ma anche dalla inarrestabile concorrenza sleale degli operatori abusivi. Tuttavia, pur denunciando perdite reali, gli autotrasportatori sono costretti a pagare cifre spropositate di Irap, poichè questa imposta viene calcolata sull’utile comprensivo del costo del lavoro e degli interessi passivi. In pratica gli autotrasportatori sono costretti a pagare tasse sulle perdite”.

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