14 Novembre 2006, h. 15:56

LEGGE FINANZIARIA Il Governo corregge la norma sui contributi degli apprendisti e riapre il confronto con artigiani e piccole imprese. Il Presidente Guerrini: “E’ un primo passo. Ma rimangono altri nodi da sciogliere”

Con una riformulazione dell’emendamento all’articolo 85 della Legge Finanziaria in materia di contributi previdenziali dovuti agli apprendisti, il Governo ha riaperto il confronto con artigiani e microimprese.

Nella serata di ieri, nel corso di un incontro a Palazzo Chigi presieduto dal premier Romano Prodi, il Governo ha presentato i contenuti dell’emendamento alle Organizzazioni dell’artigianato e del commercio.

La delegazione di Confartigianato era guidata dal Presidente Giorgio Guerrini e dal Segretario generale Cesare Fumagalli.

Per il Governo hanno partecipato all’incontro, oltre al Presidente Prodi, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta, il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, il Ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani, il viceministro all’Economia Roberto Pinza e il Sottosegretario all’Economia Nicola Sartor.

La modifica proposta dal Governo riguarda la determinazione della contribuzione ai fini previdenziali dovuta dai datori di lavoro per gli apprendisti artigiani per il triennio 2007-2009. La contribuzione passerà all’1,5% per il primo anno, pari in sostanza alla quota del contributo malattia; al 3% per il secondo anno, per riportarsi al 10% il terzo anno.

“Si tratta di un primo passo, ma rimangono altri nodi da sciogliere”. Questo il commento rilasciato ai giornalisti presenti a Palazzo Chigi dal Presidente Guerrini il quale ha anche apprezzato il riconoscimento, espresso dal Presidente Prodi, del ruolo economico e sociale delle piccole imprese. Ruolo che viene confermato dalla ripresa del tavolo di confronto con i rappresentanti della micro impresa Palazzo Chigi. “Il Governo – ha detto Guerrini – ha assunto l’impegno a riprendere il confronto con la ‘quarta gamba’ del tavolo della concertazione, cioè oltre all’Esecutivo, ai Sindacati e a Confindustria, anche i rappresentanti dell’artigianato e del commercio. Lo considero un importante risultato politico”.

“Quello del Governo – ha aggiunto il Presidente di Confartigianato – è un segnale di apertura. Anche se ancora molto resta da fare. Abbiamo sollecitato i rappresentanti dell’Esecutivo – spiega Guerrini – sia sui contributi per i lavoratori autonomi, sia sugli studi di settore, sia sul fonte dell’abbattimento del costo del lavoro attraverso la modifica delle aliquote Inail. Quindi permane una fase di sofferenza da parte della nostra categoria per provvedimenti che riteniamo ingiusti”.

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