21 Febbraio 2007, h. 10:56

Denuncia di Confartigianato: “Il Governo consente ai colossi dell’energia di invadere il mercato del post contatore. Così blocca la libera concorrenza nella manutenzione degli impianti domestici. Basta con le liberalizzazioni a senso unico”

“In nome della liberalizzazione, il Governo blocca la libera concorrenza nel settore della manutenzione degli impianti domestici”. 

Ne è convinto il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini il quale denuncia la situazione paradossale creatasi con la decisione del Governo di abrogare l’art. 1, comma 34, della legge 239 del 2004 (il cosiddetto Decreto Marzano approvato all’unanimità con voto bipartisan del Parlamento durante la scorsa legislatura) che impediva alle aziende distributrici di gas e di energia elettrica di svolgere le attività post contatore, vale a dire i servizi di installazione e manutenzione degli impianti domestici.

Dopo che la norma è stata contestata dalla Commissione Europea che l’ha giudicata lesiva dei principi della libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi ed ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia, il Governo italiano, senza nemmeno tentare di difenderla, ha prontamente deciso di abrogarla con un decreto legge approvato nei giorni scorsi.

“Con questo rapido e solerte ‘colpo di spugna’ – spiega Guerrini – il Governo consente, di fatto, ai colossi della distribuzione di energia di ‘invadere’ senza alcun freno il mercato dell’installazione e manutenzione di impianti domestici che vale circa 5,2 miliardi di euro e riguarda 22 milioni di abitazioni”.

“Con buona pace – aggiunge Guerrini – delle possibilità di risparmio per i consumatori e delle prospettive di lavoro di 121.000 imprese artigiane del settore installazione di impianti elettrici e termoidraulici che occupano 309.000 addetti e che da sempre combattono nel mare aperto della concorrenza e contro l’oligopolio delle poche, grandi aziende di distribuzione di energia”.

“Chiediamo – sostiene il Presidente Guerrini – che la norma del decreto Marzano venga ripristinata e ci batteremo in ogni sede affinché ciò avvenga. Proprio perché abbiamo a cuore il principio della libera concorrenza, riteniamo inopportuno che ai distributori di energia, che di fatto continuano a godere di una situazione di monopolio, sia permesso anche di esercitare una posizione dominante nel mercato dei servizi di manutenzione degli impianti”.

“Non tolleriamo – aggiunge il Presidente Guerrini – che le liberalizzazioni procedano a senso unico. Il Governo è rapido a colpire i ‘pericolosi nemici della concorrenza’ come estetiste, facchini, acconciatori, imprese di pulizia, ed ora anche gli installatori di impianti. Ma appare quanto mai indulgente ed esitante sul fronte dei veri grandi monopoli, a cominciare proprio dal mercato dell’energia, ad esempio per quanto riguarda la mancata separazione tra gestione e proprietà della rete del gas. Ora, però, la misura è colma, soprattutto dopo che proprio il Governo ha di fatto depotenziato anche la liberalizzazione del mercato dei servizi pubblici locali”.

Il Presidente Guerrini ricorda che le condizioni di scarsa concorrenza, o in alcuni casi addirittura di monopolio, in cui operano banche, assicurazioni, poste, utilities, trasporti aerei e autostrade si traducono in continui aumenti delle tariffe e dei prezzi e finiscono per sottrarre al sistema economico italiano (imprese e famiglie) una somma pari a 7.873,6 milioni di € all’anno.

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