22 Novembre 2007, h. 08:05

FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’ALTO COMMISSARIO PER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E LA CONFARTIGIANATO PER RAFFORZARE LA COOPERAZIONE NELLA PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI FENOMENI DI CONTRAFFAZIONE

E’ stato firmato oggi il primo protocollo d’intesa tra l’Alto Commissario per la lotta alla contraffazione Giovanni Kessler ed il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini.  

Scopo dell’accordo è quello di dare – anche sulla base dell’eccellente livello di collaborazione già raggiunto attraverso la partecipazione di Confartigianato al Tavolo permanente degli imprenditori, dei lavoratori e dei consumatori istituito presso l’Alto Commissario – ulteriore impulso alle attività anticontraffazione.

La continua espansione del fenomeno della contraffazione, che genera tra le altre cose forti perdite di gettito fiscale per lo Stato e mancati introiti per le imprese, ha spinto la Confartigianato a potenziare il livello di protezione del settore, puntando su una più stretta collaborazione tra le istituzioni pubbliche e tutti gli operatori che operano a livello nazionale, comunitario ed internazionale.

Punto centrale dell’accordo è il recepimento da parte dell’Alto Commissario delle specifiche esigenze di settore anche attraverso la segnalazione da parte di Confartigianato di casi specifici e la trasmissione di dati ed informazioni utili per combattere il fenomeno in Italia. Secondo Confartigianato è necessario infatti elaborare un piano di azione unitario mirato a fronteggiare la contraffazione nella maniera più efficace, mediante soprattutto azioni di monitoraggio, prevenzione e  repressione.

Con l’accordo, la Confartigianato s’impegna a collaborare con l’Alto Commissario anche nelle attività  di informazione e di sensibilizzazione  dell’opinione  pubblica e degli imprenditori associati sulle conseguenze negative provocate da questo fenomeno, nel migliorare gli strumenti di prevenzione e di contrasto in considerazione dei danni che la produzione e la commercializzazione di prodotti falsi provoca agli artigiani, alle piccole imprese e all’economia dell’intero Paese.

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