19 Febbraio 2008, h. 00:00

Congiuntura, corsa in salita per le piccole imprese

Scendono dell’1,1%. i livelli della produzione e della domanda. Trend in rosso anche per il fatturato che perde lo 0,7%. Tiene, invece, l’occupazione: +0,4%. La fotografia dell’attività delle piccole imprese italiane nel secondo trimestre 2007, scattata dall’Osservatorio congiunturale di Confartigianato, ritrae un comparto produttivo che manifesta nel suo insieme alcuni segni di sofferenza. Ci sono settori che vanno meglio di altri (corrono le imprese della meccanica e dell’autoriparazione), ma il risultato complessivo indica un ridimensionamento globale dell’attività economica. Rispetto ai primi mesi dello scorso anno le perdite sono di misura e si attestano intorno al mezzo punto percentuale. Ma estendendo l’analisi al 2006, ecco che il peggioramento si fa più marcato con la flessione tendenziale che raddoppia e raggiunge un punto. Se le ombre hanno caratterizzato l’anno appena trascorso, qualche spiraglio di luce potrebbe rappresentare la nota distintiva dei prossimi sei mesi. Una lenta crescita, con l’umore del mercato e delle imprese orientato verso un atteggiamento positivo ma estremamente prudente. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Confederale a rallentare la locomotiva che avrebbe dovuto trainare lo sviluppo delle imprese artigiane hanno pesato soprattutto gli aumenti delle materie prime che nel 2007 sono cresciuti del 7,8%, dell’energia (elettricità, gas, combustibili) +10,01%, e dei carburanti +22.1%. Rincari pesanti, che, con solo riferimento a quelli delle materie prime, si sono ripercossi negativamente sul 71,1% delle aziende di produzione. Più colpiti, i settori dell’alimentare, dell’artigianato artistico, del legno arredo, della meccanica, della moda. Meno problemi al nord che al centro-sud Italia. In direzione opposta all’aumento dei prodotti energetici e delle materie prime, marcia la propensione all’investimento delle imprese, che pur rimanendo su livelli simili a quelli del primo semestre del 2007, appare tuttavia molto debole. Un dato condizionato dalla quasi certezza che la corsa dei prezzi di energia e materie prime sia lontana dall’arrestarsi. All’orizzonte si profilano, infatti, nuovi aumenti, che nel primo semestre 2008 potrebbero raggiungere il 6,4%. Continua la marcia in salita del comparto manifatturiero, che, nonostante il calo di produzione, fatturato, e anche ordini (-0,7% su base tendenziale) riesce a mantenere stabile il livello di occupazione. Per i prossimi sei mesi le previsioni anticipano una ripresa delle commesse (+2%). Sofferenza congiunturale più che tendenziale per i servizi alle persone, penalizzati dal calo dei consumi. Tiene l’occupazione (+0,3%), una tenuta motivata dalla sensazione che il prossimo semestre sarà quello della ripresa: sono previsti, infatti, una crescita della produzione e della domanda (+07%), e pure del fatturato (+1%). Tempi duri per l’edilizia, che dopo anni di sviluppo fa registrare una battuta di arresto, resa severa dalle prospettive non rosee a cui va incontro il comparto. Negli ultimi mesi del 2007 la domanda è scesa dell’1,2% (flessione del 2,2% su base annua), il fatturato dell’1,4%, l’occupazione del 2,1%. I prossimi sei mesi sono previsti difficili, con possibili nuove perdite di fatturati e domanda intorno al punto e mezzo percentuale. Buone performance per il comparto dei servizi alle imprese che sta passando una fase positiva. Aumenta in termini congiunturali dell’1,2% la domanda e dello 0,9% il fatturato. Cresce anche l’occupazione (+0,3%). In prospettiva le buone prestazioni del 2007 dovrebbero essere confermate. Scendendo nel dettaglio della dinamica economica delle diverse categorie dell’artigianato, l’Osservatorio ha stilato una graduatoria dei comparti che nel 2007 hanno fatto registrare le performance migliori e che hanno maggiori prospettive di crescita nei primi mesi dell’anno. In testa vi è il gruppo dei cosiddetti leader, formato da meccanica ed autoriparazioni, che oltre ad evidenziare buoni risultati sia congiunturali che tendenziali, presenta anche prospettive più che incoraggianti per il 1° semestre 2008. Più articolato il quadro degli inseguitori: buoni i risultati di breve periodo per i trasporti, ma inferiori a quelli del precedente semestre. Situazione inversa per artistico e comunicazione: immobili a livello congiunturale, buoni sviluppi a livello tendenziale. Più preoccupanti le dinamiche a metà classifica, dove alimentazione e servizi faticano a uscire dal clima di stagnazione del 2007. A livello tendenziale, l’alimentazione fa meglio dei servizi. Questi ultimi, infatti, incassano un risultato poco esaltante anche in termini di prospettive per il prossimo semestre. La crisi incalza il gruppo di coda, costituito da un insieme eterogeneo di settori, accomunati solo dal terreno perso nell’ultimo periodo e dalle previsioni di ripresa che nel breve periodo non appaiono eccellenti. Edilizia e impianti, dopo anni di crescita registrano un brusco arresto, con la previsione di ulteriori ridimensionamenti. Congiuntura sfavorevole anche per benessere e moda che, tuttavia, limitano le perdite su base annua e prospettano miglioramenti anche sensibili nei prossimi sei mesi.

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