18 Giugno 2008, h. 17:30

Confartigianato: “Bene norme per liberare mercato del lavoro e potenziare apprendistato”

“Il Ministro Sacconi ha recepito le proposte espresse dall’Assemblea di Confartigianato: eliminare il fardello di normative che ingessano il mercato del lavoro e valorizzare l’apprendistato che rappresenta un fondamentale contratto a contenuto formativo e un canale privilegiato per l’assunzione a tempo indeterminato”.

Nel commentare le misure della manovra triennale dedicate al mercato del lavoro annunciate dal Governo alle parti sociali e che dovrebbero essere contenute nei provvedimenti  all’esame del Consiglio dei Ministri, il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli apprezza “il potenziamento del contratto di apprendistato attraverso la valorizzazione del ruolo delle parti sociali ed il coinvolgimento degli enti bilaterali. In questo modo si riconosce che l’impresa è il luogo tipico della formazione e si punta a favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Intervento più che mai necessario se si considera  che in Italia il tasso di occupazione dei giovani tra i 15 e i 25 anni è il più basso d’Europa: 25,5% a fronte della media Ue del 40,3%”.

Secondo un’indagine condotta da Confartigianato gli artigiani investono molto tempo e molto denaro per formare i neo assunti: per insegnare il mestiere ai nuovi dipendenti ogni anno dedicano 103 milioni di ore e spendono 1,6 miliardi. L’artigianato è anche il settore con il maggior numero di apprendisti: 225.104

Inoltre, secondo una ricerca di Confartigianato condotta su un campione di circa 1.600 imprese con meno di 20 addetti, artigiane e non, il 70,1% degli apprendisti attualmente in azienda verrà assunto. Un dato confermato anche da quanto avvenuto in passato: concluso il periodo di formazione, il 71,4% degli imprenditori ha proposto agli apprendisti di continuare a lavorare in azienda e nel 54,5% dei casi l’apprendista ha accettato.

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