4 Luglio 2008, h. 17:22

Riforma contratti Al via il tavolo Confederazioni artigiane – Sindacati

Primo incontro ieri del tavolo tra Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai e Cgil, Cisl, Uil per la revisione del modello contrattuale nell’artigianato.

Le parti hanno concordato sull’obiettivo di arrivare a dare piena attuazione al modello contrattuale decentrato su base territoriale per distribuire la produttività dove si genera e per dare una risposta all’emergenza salariale. Al centro del confronto anche il potenziamento della bilateralità, la semplificazione dei contratti nazionali con il passaggio dagli attuali 17 ad un unico di settore, la previdenza complementare.

E’ stato stabilito un calendario di incontri a cadenza settimanale, il primo dei quali si svolgerà il prossimo 9 luglio, che dovrebbero concludersi entro il 30 settembre.

“Con Cgil, Cisl e Uil  – riferisce il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – abbiamo deciso di verificare i risultati dell’Accordo Interconfederale del 14 febbraio 2006. Partiremo dagli aspetti positivi per confermarli e migliorarli. Il modello di contrattazione fondato sul decentramento territoriale va pienamente attuato e gli indicatori regionali inflattivi rilevati da quest’anno dall’Istat possono rappresentare una base per garantire il recupero del potere d’acquisto a livello decentrato”.

Dopo il tavolo tra Confindustria e Sindacati, l’artigianato è il primo settore ad affrontare la verifica del sistema di contrattazione.

Del resto, l’artigianato è stato anche il primo settore in Italia ad avviare un forte decentramento della contrattazione al secondo livello territoriale con gli Accordi Interconfederali firmati il 17 marzo 2004 e il 14 febbraio 2006 dalle Confederazioni artigiane e da Cgil, Cisl e Uil.

“Il tavolo – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – è l’occasione per adeguare le relazioni sindacali ai mutamenti avvenuti nell’economia e trasformarle in uno strumento utile a migliorare la competitività delle nostre imprese e a rispondere alle aspettative economiche, formative, di tutela dei lavoratori. Il nostro obiettivo consiste nel dare piena attuazione al modello di contrattazione fondato sul decentramento territoriale che permette di realizzare e distribuire la produttività nei territori dove si genera e di contribuire a dare risposte efficaci all’emergenza-salari”.

Tra gli altri punti che Confartigianato pone al centro del confronto vi sono lo sviluppo delle relazioni sindacali basate sulla valorizzazione del modello partecipativo ed il potenziamento degli strumenti della bilateralità in materia di welfare, anche alla luce degli orientamenti espressi dal Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

Anche in questo caso, l’artigianato è stato il primo settore in Italia a sperimentare e diffondere gli Enti bilaterali che, in 20 anni di attività, hanno consentito, tra l’altro, di gestire, senza oneri per lo Stato, un efficace sistema autonomo e privatistico di tutele per i lavoratori e per gli imprenditori fondato su basi mutualistiche e che eroga interventi di sostegno in caso di crisi congiunturali o di calamità naturali.

Al tavolo Confartigianato proporrà inoltre la semplificazione dell’attuale sistema di contrattazione articolato in 17 categorie per andare verso un contratto unico nazionale di settore dell’artigianato.

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