16 Luglio 2009, h. 21:00

Artigiani e Pmi edili al Governo: “Misure urgenti per salvare il settore” ANIEM Associazione Nazionale Imprese Edili Roma, 16 luglio 2009 Il Presidente di Anaepa Confartigianato Arnaldo Redaelli al tavolo interministeriale sull’edilizia a Palazzo Chigi

Nell’edilizia sono a rischio 100.000 posti di lavoro nel 2009. E’ l’allarme lanciato da Arnaldo Redaelli, Presidente di Anaepa Confartigianato, intervenuto oggi al tavolo interministeriale sull’edilizia a Palazzo Chigi.

Redaelli, il quale ha parlato anche a nome di Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai e Aniem Confapi, ha sollecitato al Governo “urgenti misure anticongiunturali per il settore delle costruzioni che da molti mesi sta registrando un forte calo dell’attività, sia per quanto riguarda il mercato residenziale che per i lavori pubblici a livello locale. La situazione è aggravata dalla sempre maggiore difficoltà nell’accesso al credito e dall’allungamento dei tempi di pagamento sia da parte dei privati che, soprattutto, delle pubbliche amministrazioni”.

“Le imprese artigiane e le PMI delle costruzioni – ha detto Redaelli – sono circa 600.000 con oltre 1 milione di addetti. Ma registriamo una costante riduzione dell’occupazione e delle ore lavorate che fa temere la perdita di oltre 100.000 addetti nel 2009. Molte imprese sono a rischio di chiusura e per la prima volta si registrano dati negativi nel saldo tra nuove aziende e imprese cessate”.

Il Presidente di Anaepa Confartigianto ha pertanto sollecitato al Governo una serie di interventi. Ad iniziare da un piano di rilancio delle opere medio-piccole diffuse sul territorio, immediatamente cantierabili, improntate alla riqualificazione delle aree urbane ed al sostegno dello sviluppo economico.

Gli artigiani e le Pmi edili chiedono anche l’accelerazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese, la revisione degli studi di settore, un intervento legislativo per garantire la qualificazione delle imprese del settore e la sicurezza dei dipendenti e dei cittadini e per combattere l’abusivismo e il lavoro nero, l’avvio del Piano Casa in tutte le Regioni con l’emanazione del preannunciato decreto-legge per fissare principi ed interventi che semplifichino le procedure operative sull’intero territorio.

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