26 Novembre 2009, h. 19:01

MADE IN ITALY Via libera Commissione Attività Produttive alla proposta di legge Reguzzoni Soddisfazione di Confartigianato: “Verso tutela qualità del tessile made in Italy”

“Dopo tanti annunci, cominciamo a vedere i fatti. Siamo sulla buona strada per costruire un contesto normativo a difesa delle imprese che da sempre producono e danno lavoro in Italia dalla illecita concorrenza di chi invece, pur delocalizzando la produzione, pretende di avvalersi del marchio made in Italy”.

Il Presidente di Confartigianato commenta positivamente il via libera arrivato oggi dalla Commissione Attività  Produttive della Camera sulla proposta di legge presentata dagli onorevoli Reguzzoni, Versace e Calearo a tutela del made in Italy nei settori tessile, calzaturiero e della pelletteria “che – aggiunge Guerrini – hanno subito negli ultimi anni gli effetti più gravi dei fenomeni di globalizzazione selvaggia” .

“La rapidità dell’iter della proposta di legge – sottolinea il Presidente Guerrini – è un’altra buona notizia, dopo quelle riguardanti la risoluzione adottata ieri dal Parlamento Europeo per l’introduzione del marchio d’origine e l’entrata in vigore della legge 166/2009 sulla tutela del made in Italy e prodotti interamente italiani.

“Confartigianato – fa rilevare Guerrini – è stata sempre in prima linea a sollecitare iniziative concrete per valorizzare il nostro patrimonio manifatturiero e per consentire ai consumatori di riconoscere l’origine e la qualità dei prodotti. E ora, anche grazie alle nostre battaglie, sia a livello europeo che nel nostro Paese sta crescendo la consapevolezza che il made in Italy non si difende a parole, ma con atti concreti ed efficaci”.

“Del resto – conclude il Presidente di Confartigianato – non chiediamo nulla di assurdo, ma soltanto di allinearci a quanto già avviene in molti altri Paesi, come USA, Giappone, India, dove esistono norme che consentono ai consumatori di conoscere con certezza l’origine dei prodotti che acquistano. E’ più che opportuno, quindi, valorizzare la qualità dei prodotti italiani e rilanciare la competitività del nostro Paese, regolamentando finalmente ciò che altrove nel mondo è disciplinato da tempo con il marchio d’origine dei prodotti. Invitiamo i consumatori ad unirsi alla nostra battaglia per difendere il loro diritto a conoscere la vera provenienza dei prodotti che acquistano ogni giorno”.

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