15 Settembre 2010, h. 00:00

Globalizzazione e federalismo, alla Summer school 2010 opportunità e scenari futuri per le piccole imprese

Settembre è diventato il mese della Summer School di Confartigianato. Un evento che appartiene alla tradizione della vita associativa confederale e che negli ultimi anni ha saputo confermarsi come il pronti e via di una nuova stagione di rappresentanza delle micro e piccole imprese del Paese. La recente crisi finanziaria ha definitivamente messo in chiaro un dato: il mondo che viviamo è un mondo globalizzato, politicamente e, soprattutto, economicamente. Forte di questa convinzione, Confartigianato ha scelto come tema centrale di questa edizione proprio la globalizzazione, un fenomeno con cui, necessariamente, le micro e piccole imprese devono confrontarsi per vincere la sfida dei mercati. “Una globalizzazione che – come ha ricordato il presidente Giorgio Guerrini nel suo discorso di apertura – ha mostrato le importanti ricadute che ha sul sistema economico comunitario e su quello nazionale”. E proprio per approfondire il tema europeo, le difficili situazioni di nazioni come Spagna, Irlanda e Grecia, Confartigianato ha invitato Antonio Tajani, vicepresidente e commissario all’industria e all’imprenditoria della Commissione europea. Un discorso diretto al cuore delle questioni comunitarie ma anche, e soprattutto, sulla vicenda del Made in Italy, voce fondamentale dell’agenda politica di Confartigianato. Successivamente, è salito sul palco dell’ATA Hotel Villa Pamphili di Roma Renato Mannheimer, che ha presentato il tradizionale osservatorio Ispo – Confartigianato. Dal rapporto è emersa la ferma volontà degli imprenditori associati di vedere realizzato al più presto il disegno di federalismo fiscale, l’unica possibile leva di ripresa economica per il paese. Paolo Feltrin, moderatore di tutta la manifestazione, ha riportato il dibattito sui temi economici e finanziari legati all’Europa, alla recente crisi che ha intaccato le certezze di tanti stati comunitari e alle soluzioni adottate da Bruxelles per la quadratura dei bilanci dei paesi membri. La crisi greca ha posto l’attenzione sul difficile rapporto tra le politiche economiche comunitarie e quelle adottate dagli stati membri. Per capire meglio il caso greco, Confartigianato ha invitato alla Summer School 2010 Dimitri Deliolanes. “Attualmente, la situazione è che c’è una trojka composta dalla Commissione Europea, dalla Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale che su base mensile si sposta in Grecia per controllare l’applicazione del memorandum per il sostegno dell’economia greca, l’accordo firmato il 9 maggio scorso” Il corrispondente a Roma della tv di stato ellenica ha così descritto la soluzione imposta al Governo greco per rientrare del buco di bilancio che ha gettato nel baratro economico la Grecia, una delle sei nazioni che insieme all’Italia hanno dato vita all’Unione europea. Il pomeriggio della prima giornata di lavoro ha ospitato l’intervento di Luca Antonini, professore di diritto costituzionale all’università di Padova, che ha chiuso il ciclo degli incontri di Confartigianato con i tre grandi esperti di federalismo fiscale. Il docente universitario ha riportato la propria analisi sui territori italiani e sull’attuazione di un federalismo fiscale non più rinviabile. Anche, e soprattutto, per una piccola impresa che deve confrontarsi con un mercato economico e produttivo di portata globale. La glocalizzazione, allora, la reazione territoriale in un panorama globale, diventa l’unica via di sviluppo per il tessuto imprenditoriale italiano. Ne è convinto Piero Bassetti, presidente della fondazione Giannino Bassetti. “La glocalizzazione è una grande opportunità. Certo, per stare in un mondo globale è necessario che il singolo sia attrezzato per vivere in un mercato glocale”, ha sottolineato il Presidente della Fondazione Bassetti. Se il segretario generale del Censis, Giuseppe De Rita, ha chiuso la prima giornata con un intervento in cui ha sottolineato l’importanza della soggettualità in una società globale che tende all’appiattimento e all’omologazione, la seconda giornata di lavoro è stata introdotta dal confronto tra Enrico Letta e Lucio Caracciolo, rispettivamente vicesegretario del partito democratico e direttore della rivista Limes. I due, incalzati dal vicedirettore de Il Giornale, Nicola Porro, hanno dibattuto sull’europa anche e soprattutto alla luce della recente crisi che ha messo in difficoltà molti stati membri fino ad arrivare a mettere in dubbio la forza dell’euro, “l’unica moneta al mondo – come ha ricordato Caracciolo – che non ha un vero e proprio stato alle spalle”. La lectio magistralis del Ministro per la pubblica amministrazione e per l’innovazione, Renato Brunetta, ha quindi chiuso la due giorni di lavori della Summer School 2010, affrontando i temi legati alla convergenza tra i territori italiani e la globalizzazione, in un contesto economico che deve tener conto del panorama globale e delle esigenze del mondo imprenditoriale locale.

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