20 Ottobre 2010, h. 17:01

Imprenditrici alla riscossa: in Italia sono 1.482.200, in testa nell’Ue. E le artigiane ‘invadono’ i settori maschili.

Nonostante le forti difficoltà delle donne ad accedere al mercato del lavoro e nonostante gli effetti della crisi economica, l’Italia ha il primato in Europa per numero di imprenditrici e di lavoratrici autonome .

Secondo l’Osservatorio di Confartigianato presentato alla Convention di Donne Impresa Confartigianato, a marzo 2010 il nostro Paese registra 1.482.200 imprenditrici a fronte di 1.340.900 imprenditrici della Germania, 1.168.300 del Regno Unito, 1.016.800 della Polonia, 938.400 della Spagna e 798.700 della Francia.

Questa leadership europea viene confermata anche dal peso che l’imprenditoria femminile ha sul totale delle donne occupate: in Italia questa quota è del 16,2%, di gran lunga superiore al 10,2% della media dell’area Euro.

Il lavoro autonomo è un’importante chiave di accesso al mercato del lavoro per le donne nel Centro e nel Mezzogiorno: la quota di lavoro indipendente sul totale dell’occupazione femminile nelle regioni meridionali è del 20,9% e in quelle del Centro del 19,6%, entrambi superiori ai valori registrati nel Nord.

In particolare nel Mezzogiorno il canale del lavoro autonomo è importante per l’accesso al mercato del lavoro da parte delle giovani donne: nelle regioni meriodionali sono autonome il 20,1% delle donne occupate sotto ai 35 anni, contro il 15,2% della media nazionale.

Le 367.819 donne italiane a capo di imprese artigiane sono sempre più agguerrite e hanno invaso i ‘territori’ professionali dei loro colleghi. L’Ufficio studi di Confartigianato ha ‘fotografato’ l’esercito di 16.000 imprenditrici artigiane che svolgono ‘mestieri da uomini’: trasporto merci, taxi, autoriparazione, edilizia, produzione di macchine e prodotti in metallo, falegnameria, ecc…

E c’è anche una vocazione territoriale per le donne che fanno attività tipicamente maschili: la prima regione per vocazione delle donne a fare impresa in settori ‘da uomini’ è la Sardegna, seguita dall’ Emilia-Romagna, dal Piemonte e dalla Lombardia. La provincia italiana a maggiore vocazione di imprenditorialità femminile in ‘mestieri da uomini’ è Sassari, seguita da Crotone, Massa Carrara, Verbano Cusio Ossola, Novara, Reggio Emilia, Bologna, Gorizia, Como e Siracusa.

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