2 Maggio 2011, h. 00:00

Scatta il conto alla rovescia, ma il Sistri è ancora fermo al palo

Dopo un percorso accidentato scandito da ritardi, proroghe e disfunzioni, il Sistri si appresta a completare un po’ in affanno anche l’ultimo miglio, quello che dovrebbe condurlo alla piena operatività prevista per il primo giugno. Ed è corsa contro il tempo: il sistema, infatti, non sembra ancora girare a regime. La situazione più pesante si registra nel settore dei trasporti, settore in cui non si è ancora conclusa l’installazione delle black box, i dispositivi digitali che consentono di tracciare con esattezza il traffico dei rifiuti. Non va molto meglio con le chiavette digitali multiutente che abilitano le associazioni a compilare le schede per gli associati, la cui consegna sta avvenendo con una certa lentezza e che in alcuni casi non funzionano. Criticità che vanno ad aggiungersi alle altre denunciate nel tempo da Confartigianato. Una lista che i tecnici del ministero guidato da Stefania Prestigiacomo dovranno necessariamente risolvere entro il primo giugno, per evitare che il debutto ufficiale del Sistri si trasformi, per le imprese, in una Caporetto: in tale data, infatti, termina il periodo di prova e scattano le sanzioni. Rete Imprese Italia e Confindustria, in vista dell’appuntamento, hanno lanciato un’iniziativa che permetterà di verificare, per la prima volta, la reale funzionalità e la tenuta del sistema. L’11 maggio imprese e associazioni in possesso di chiavette USB e black box, saranno chiamate a una prova generale, un click day per valutare l’efficienza delle apparecchiature e rodare le procedure e le prassi organizzative. Sul fronte dei costi legati al Sistri, pone ancora perplessità l’anticipazione dei pagamenti rispetto alla vera e propria utilizzazione del sistema. Da qui, la richiesta di Confartigianato al Ministero dell’Ambiente di diminuire ulteriormente l’entità dei contributi.

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