29 Novembre 2011, h. 16:01

CONTRATTI – Imprese Benessere. Firmato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i 200.000 dipendenti

Confartigianato Benessere, CNA Benessere, Casartigiani e Claai Federnas-Unamem ed i Sindacati di categoria di Filcams Cgil e Uiltucs Uil hanno siglato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei circa 200.000 dipendenti delle oltre 100.000 imprese artigiane di acconciatura, estetica, tricologia non curativa, tatuaggio, piercing e centri benessere, questi ultimi compresi per la prima volta nella sfera di applicazione ad esclusione di quelli con sede presso strutture alberghiere, navi da crociera e stabilimenti termali. La Fisascat Cisl, pur condividendo gli aspetti fondamentali del testo, non ha ancora sottoscritto l’accordo.

L’intesa, che recepisce gli accordi interconfederali sulla bilateralità e sull’assistenza sanitaria del settore, copre il triennio dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2012 e prevede un aumento medio mensile a regime (riferito al 3° livello) di 75 euro.

Gli incrementi salariali da corrispondere in tre tranches decorrono dal 1° ottobre 2011, 1° aprile 2012 e 1° ottobre 2012.

Verrà inoltre erogata una somma una tantum di 220 euro corrisposta in due tranches da 110 euro, con le retribuzioni dei mesi di dicembre 2011 e maggio 2012.

Novità assoluta dell’Accordo, è rappresentata dall’avviso comune sottoscritto dalle parti in ordine all’affitto di poltrona/cabina, una richiesta congiunta alle Istituzioni competenti affinchè vengano individuati tutti i provvedimenti utili all’applicazione di questa importante opzione.

Sono stati inoltre introdotti ulteriori elementi di flessibilità, al fine di meglio rispondere alle esigenze di un settore che risente in modo particolare dei picchi lavorativi dettati dai flussi turistici stagionali.

Grande soddisfazione hanno espresso i Presidenti di Confartigianato Benessere Lino Fabbian e di CNA Benessere e Sanità Savino Moscia, che hanno sottolineato come l’affitto di una parte del proprio salone o centro estetico rappresenti una efficace misura contro il lavoro nero, consentendo di rimanere sul mercato a quei professionisti che per ragioni diverse sono stati costretti a chiudere l’azienda.

In una situazione economica qual è quella attuale, è infatti estremamente difficile da parte delle imprese che operano nella legalità fronteggiare la concorrenza sleale ad opera di soggetti che eludono ogni genere di normativa e di vincolo.

Le aperture verso una maggiore flessibilità sono state accolte con grande favore anche dalle Presidenti del settore estetico di CNA e Confartigianato, Brigida Stomaci ed Anna Parpagiolla, che le ritengono importanti strumenti in favore dell’ottimizzazione della gestione aziendale attraverso l’abbattimento dei costi fissi e di una migliore competitività delle aziende regolari.

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