28 Giugno 2012, h. 00:00

Il Governo lancia il nuovo piano di incentivi per l’edilizia

Crescono le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, trovano conferma gli incentivi per il risparmio energetico, arriva il ripristino dell’Iva per la vendita di immobili da parte delle imprese costruttrici. Il Governo Monti getta un salvagente all’edilizia riservando il più ampio capitolo del Decreto sviluppo al rilancio del settore colpito da una crisi drammatica. I numeri sono impietosi: nel primo trimestre del 2012 l’indice della produzione dell’industria del mattone è sceso del 14% trascinando a fondo l’occupazione che nell’ultimo anno fa registrare circa 100.000 posti di lavoro in meno. <i> “Il settore dell’edilizia</i> – spiega Stefano Bastianoni, Segretario nazionale di Confartigianato Anaepa -<i> è praticamente fermo, per quanto riguarda le nuove costruzioni c’è molto invenduto e questo è preoccupante. L’unico settore che sta girando è quello delle ristrutturazioni edilizie”.</i> Il mix di iniziative del Governo punta proprio sulle piccole imprese e sulle ristrutturazioni per dare nuovo slancio al comparto. La misura più attesa, riguarda l’aumento dal 36 al 50% delle detrazioni fiscali irpef per le spese di rinnovamento degli immobili. Oltre ad aumentare la della detrazione, aumenta anche il limite massimo di spesa agevolabile che raddoppia passando da 48 mila a 98 mila euro. Le spese da portare in deduzione sono quelle sostenute a partire dalla data di entrata in vigore del decreto legge, fino al 30 giugno 2013. Confartigianato Anaepa ha salutato con favore questa misura <i>“perché l’abbiamo fortemente richiesta”</i>, rimarca il Segretario Bastianoni.<i> “Ci aspettiamo quindi</i> – prosegue -<i> che la domanda delle famiglie possa incrementarsi analogamente a quanto già avvenuto tra il 1998-2006, quando mediamente oltre un miliardo centocinquanta milioni di euro sono stati movimentati dagli incrementi dovuti al bonus del credito fiscale”.</i> Sempre in tema di incentivi, l’esecutivo ha deciso di riconfermare anche il bonus fiscale per gli interventi di efficientamento energetico degli immobili. Le detrazioni irpef si livellano a quelle delle ristrutturazioni edilizie scendendo dal 55% al 50%. Il nuovo regime varrà per un anno a partire dal primo gennaio 2013, fino a quella data si applicheranno le attuali aliquote del 55%. Un ulteriore cima di sicurezza che palazzo Chigi ha lanciato alle imprese edili, è rappresentata dalla completa e permanente deducibilità dell’Iva per tutte le vendite e locazioni di immobili effettuate direttamente dalle imprese costruttrici. Finora, per evitare speculazioni legate alle a compravendite fittizie, la deducibilità dell’iva per gli immobili di nuova costruzione era stata limitata ai primi cinque anni, limite che il decreto cancella. Tra le altre novità, il decreto sviluppo introduce il “Piano nazionale per le città” con l’obiettivo di riqualificare le aree urbane degradate e lo sviluppo cittadino come motore per le costruzioni. Il piano sarà finanziato inizialmente con 225 milioni di euro, una cabina di regia selezionerà gli interventi da realizzare. <i>“Si tratta di misure più di carattere generale che troveranno un impatto allungato nel tempo anche perché occorre il concerto di più soggetti”</i> conclude il Segretario nazionale di Confartigianato Anaepa Stefano Bastianoni.

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