22 Ottobre 2012, h. 00:00

Persone e mestieri, a lezione da un maestro del giornalismo

festival della personaCi sono persone che non hanno bisogno di presentazioni. Bruno Pizzul è una di queste. Inconfondibile la voce, indiscutibile la signorilità. Per quasi quindici anni, questo monumento del giornalismo sportivo ha raccontato le avventure della nazionale italiana di calcio, lasciando un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo. Al Festival della Persona 2012, Bruno Pizzul ha portato la propria esperienza di uomo, prima ancora che di giornalista. Un patrimonio di conoscenze e capacità che ha permesso di capire quanto ci sia di artigiano in un mestiere come il giornalismo, dove tutto ruota intorno alle persone, ai loro rapporti, alla loro capacità di rappresentare passato, presente e futuro attraverso la condivisione delle conoscenze. “Sono andato a ‘bottega’, come suol dirsi, trovando maestri che mi hanno insegnato, anche attraverso il loro comportamento, il mestiere, come si parla – ha confessato la storica voce sportiva della Rai – mi riferisco ai vari Carosio, Martellini e via dicendo. Inevitabilmente, sono stati dei punti di riferimento per me. Fermo restando, come avviene in qualsiasi settore dell’artigianato, che l’allievo che impara deve mantenere, nei limiti del possibile, la propria spontaneità. Bisogna restare se stessi pur sentendosi arricchiti dalle esperienze e dagli insegnamenti ricevuti dai propri maestri”. Grande appassionato di sport, Bruno Pizzul è stato prima calciatore e poi giornalista sportivo, esaltando sempre, con tipico garbo friulano, i valori dello sport, della correttezza e del rispetto tra le persone. Valori che oggi sembrano schiacciati dal peso dei milioni e degli interessi. “Negli ultimi anni – ha aggiunto Bruno Pizzul – stiamo assistendo ad una deriva abbastanza pericolosa di quello che è lo sport, diciamo pure superprofessionistico, quello dei miliardi facili, del gossip, della spettacolarizzazione o della litigiosità esasperata. Si ha la sensazione che siano venuti meno quelli che sono sempre stati i principi cardine dello sport”. Il benessere delle persone e della loro comunità passa necessariamente per questi valori, un patrimonio di ricchezza non soltanto sportiva.

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