12 Novembre 2012, h. 00:00

Confartigianato apre lo Sportello dell’inventore

Gli italiani? Un popolo di santi, di pensatori ma soprattutto di inventori. Un esercito di menti a lavoro per risolvere problemi, trovare soluzioni ed aprire nuove possibilità. In Italia, ogni anno, vengono depositati in media quasi 70mila tra brevetti e marchi. Un patrimonio che rimane inutilizzato, però, a causa del mancato incontro tra inventori ed imprese. Colmare questo gap è l’obiettivo dichiarato dello Sportello dell’inventore, nato dalla collaborazione tra Confartigianato ed il Centro sviluppo brevetti. Un punto di incontro per tanti imprenditori in cerca di un nuovo prodotto da commercializzare o di un’innovazione da realizzare. “Uno degli elementi fondamentali per permettere alle piccole imprese di tenere il passo del mercato – ha spiegato Amulio Gubbini, amministratore delegato del Centro sviluppo brevetti – è quello di offrire loro un prodotto nuovo, innovativo. Attraverso la collaborazione con Confartigianato, vogliamo appunto sviluppare prodotti nuovi ed interessanti per poi offrirgli alle proprie imprese associate”. Sono poche le piccole imprese italiane che hanno risorse economiche ed umane da destinare alla ricerca e all’innovazione. Lo Stato non le aiuta e così, avere a disposizione l’intero patrimonio delle proprietà industriali già depositate in Italia, potrebbe aiutarle nell’apertura di nuovi mercati. Un’iniziativa che sta dando già i primi frutti. A Pesaro, ad esempio, lo Sportello dell’inventore ha dato vita ad un progetto ambizioso. “Il progetto – ha spiegato Silvana Della Fornace, responsabile settore innovazione di Cionfartigianato Pesaro Urbino – nasce dalla collaborazione con il Centro sviluppo brevetti. Confartigianato, insieme al suo patrimonio di imprese e alla sua rete di rapporti, ha individuato l’inventore, l’ha valutato e gli ha dato la possibilità di costruire un progetto di rete insieme ad altre imprese del territorio, che produrranno il suo dispositivo, faranno assistenza tecnica e lo porteranno sul mercato”. L’imprenditore di Pesaro si chiama Bruno Magi e, grazie ad un processo naturale, ha scoperto come separare l’acqua dall’olio e da altri scarti di lavorazione. Una scoperta che promette di risolvere molti problemi, a cominciare dalla possibilità di riutilizzare la stessa acqua, pulita e depurata, durante i processi industriali. “Con questo dispositivo, il separatore acqua/olio, le acque sottostanti la superficie dell’olio non vanno in decomposizione – ha illustrato Bruno Magi, l’inventore del separatore – Così facendo, l’acqua rimane libera e molto reattiva, permettendo di utilizzare il dispositivo in contesti più variegati, dall’agroalimentare al marittimo, passando per il petrolifero”. La sfida è lanciata. Lo Sportello dell’inventore è già attivo a Pesaro, in Toscana e a Vicenza, ma Ravenna ed il Piemonte si sono già fatti avanti per sfruttare questa enorme opportunità di crescita e sviluppo, per il sistema Confartigianato, per gli inventori e per le micro e piccole imprese italiane.

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