17 Dicembre 2012, h. 00:00

Più credito alle piccole imprese con il Fondo Centrale di Garanzia

In questi tempi di crisi, non è facile trovare chi copre i rischi di banche e confidi per facilitare l’erogazione di finanziamenti agli imprenditori. Eppure la strada per un accesso al credito più semplice esiste e si chiama Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi. Nato nel 2000, il Fondo ha proprio l’obiettivo di sostenere lo sviluppo dell’artigianato e delle piccole e medie imprese, concedendo una garanzia pubblica sui finanziamenti richiesti dagli imprenditori a banche, confidi, operatori finanziari. Una formula che in questi anni si è rivelata efficace, come conferma Claudia Bugno, Presidente del Comitato di Gestione del Fondo: “Il Fondo interviene attraverso il canale della garanzia diretta alle banche, la controgaranzia della rete dei Confidi, le finanziarie regionali, ecc. Quindi è proprio una infrastruttura di sistema”. I risultati positivi si vedono nella crescita delle richieste di utilizzo del Fondo e dei finanziamenti attivati. A ottobre 2012 le domande sono aumentate del 3,5% rispetto all’anno scorso e i finanziamenti sono cresciuti del 23,5%. In particolare, per le imprese artigiane, dal 2009 ad oggi sono stati attivati finanziamenti per 2 miliardi 200 milioni di euro. E per il prossimo futuro il Fondo può contare su una cospicua dote di risorse per nuovi interventi ad ampio raggio a sostegno degli imprenditori. “Siamo partiti un anno fa – spiega Claudia Bugno – con il rifinanziamento del Fondo di ulteriore 1,2 miliardi. Quindi la dotazione per i prossimi anni è di 3,2 miliardi. In questi giorni sta entrando in vigore un pacchetto di norme molto importanti, come quelle che consentono la copertura dell’anticipazione dei crediti con la Pa, gli interventi per le imprese del Mezzogiorno, per le imprese femminili, per le imprese sociali”. Tra le sfide che attendono il Fondo c’è anche un maggiore radicamento nelle realtà territoriali dove più forte è la presenza degli artigiani e dei piccoli imprenditori. “Un nostro obiettivo – conclude Bugno – è quello di rafforzare le reti che dal Fondo nazionale possano andare sempre più sui territori, quindi attraverso un sistema sempre più forte della controgaranzia dei confidi e di sportelli delle banche territoriali a disposizione per gli imprenditori”.

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