27 Febbraio 2013, h. 17:59

INIZIATIVE – Confartigianato Sicilia, Confindustria Sicilia con l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia nella lotta contro le mafie. Firmato a Roma ‘protocollo d’intesa’

Confartigianato Sicilia, Confindustria Sicilia e l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia saranno impegnate insieme nella lotta contro le mafie e in attività volte alla tutela ed al sostegno delle imprese a rischio di infiltrazione criminalità sul territorio regionale e nazionale. E’ l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato oggi a Roma, nella sede di Confartigianato alla presenza del Presidente Giorgio Merletti, dal Presidente di Confartigianato Sicilia, Filippo Ribisi, dal Vice Presidente di Confindustria Sicilia Giuseppe Catanzaro, dal Presidente dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia Ignazio Cutrò. L’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia riunisce cittadini e imprenditori che hanno avuto il coraggio di denunciare, testimoniando nelle aule dei tribunali o nelle altre sedi competenti, i reati di mafia e delle varie forme di criminalità organizzata. L’accordo impegna le tre associazioni a promuovere progetti territoriali e locali che abbiano tra gli obiettivi la restituzione alla collettività delle ricchezze e dei patrimoni accumulati illecitamente dalla criminalità anche di tipo mafioso. In base al Protocollo d’intesa, Confartigianato Sicilia e Confindustria Sicilia renderanno disponibili all’Associazione nazionale Testimoni di Giustizia le informazioni e gli studi di natura economico-statistica elaborati dai propri uffici, prevedendo anche forme di accesso alle proprie banche dati. Sarà, inoltre, istituito un Osservatorio nazionale che avrà il compito di identificare le migliori azioni per l’utilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Confartigianato Sicilia e Confindustria Sicilia si impegnano altresì con l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia in iniziative contro i soprusi, la mafia, la collusione, l’illegalità, nel pieno rispetto del Codice etico approvato dalle Giunte regionali delle due Organizzazioni imprenditoriali.

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