9 Luglio 2013, h. 00:00

A San Francisco i campioni dell’artigianato italiano incontrano i big della Silicon Valley

silicon valleyIncontro ai massimi livelli tra la secolare cultura produttiva delle imprese italiane e le nuove frontiere dell’innovazione tecnologica made in Usa. Non poteva avvenire che a San Francisco, capitale di quella Silicon Valley che ha visto nascere colossi del calibro di Apple e che è protagonista della rivoluzione digitale. Proprio in California, nell’ultima settimana di giugno, Confartigianato ha portato la testimonianza degli artigiani e delle imprese made in Italy per confrontarsi con le nuove tendenze produttive del terzo millennio e con quella che ormai viene definita la ‘terza rivoluzione industriale’. La delegazione di Confartigianato, guidata dal Presidente Giorgio Merletti e dal Segretario Generale Cesare Fumagalli, ha rappresentato l’Italia e le sue eccellenze imprenditoriali alle iniziative organizzate a San Francisco per l’Anno della cultura italiana negli Stati Uniti. Una serie di eventi dal titolo “Making in Italy – Making in Usa: artigianato, tecnologia e design. Innovare con la bellezza” promossi dalla Fondazione Giannino Bassetti in collaborazione con il Consolato generale d’Italia e l’Istituto italiano di cultura a San Francisco. L’iniziativa è servita per comprendere come cambia il modo di produrre nell’economia globalizzata, come i nostri imprenditori possono rimanere competitivi sui mercati mondiali, puntando su innovazione e tecnologia ma senza rinunciare alla bellezza e alla qualità della manifattura , cioè i valori che ci hanno resi famosi nel mondo. Valori rappresentati alla mostra “La nuova forma dell’identità degli artigiani” realizzata a San Francisco da Confartigianato e che ha raccontato 6 esperienze di imprenditori italiani impegnati in settori tradizionali e d’avanguardia. Esperienze simbolo di quell’artigianato made in Italy che si rinnova puntando sulla dimensione umana della produzione e che ha riscosso successo ed interesse tra il pubblico intervenuto all’iniziativa. Numerosi gli incontri tra gli esponenti di Confartigianato e i rappresentanti del mondo universitario e imprenditoriale statunitense. Tra questi una figura di fama internazionale come Chris Anderson, analista delle nuove tendenze d’Oltreoceano, una per tutte il movimento dei ‘makers’, cioè coloro che, per hobby o per lavoro, progettano e realizzano oggetti di tutti i tipi, dal soprammobile alle case, grazie alle stampanti tridimensionali. Un fenomeno che prelude a profonde trasformazioni del lavoro e della produzione. Dall’altra parte del mondo arrivano dunque nuove sfide e nuove opportunità per l’artigianato e per le piccole imprese italiane che, grazie alle tecnologie digitali, possono valorizzare qualità e funzionalità di prodotti e servizi per essere protagonisti, a livello internazionale, di una nuova ‘economia della bellezza’

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