3 Febbraio 2014, h. 00:00

A Giuseppe Guzzetti il Premio nazionale Manlio Germozzi

Dal futuro dell’artigianato alla storia della micro e piccola impresa italiana, perché a Roma, la scorsa settimana, Confartigianato ha assegnato la prima edizione del “Premio nazionale Manlio Germozzi”, un riconoscimento per l’impegno alla promozione e allo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano. La prima edizione del “Premio Germozzi” è andata a Giuseppe Guzzetti, comasco, classe ’34, oggi presidente dell’ACRI e della Fondazione Cariplo. “Ancora oggi l’artigianato, il tessuto di piccole e medie aziende del nostro paese, è fondamentale per l’economia. Tanto più che molte delle grandi industrie sono andate in difficoltà, alcune cessando anche l’attività. E’ chiaro che quello di oggi è un artigianato molto più moderno ed avanzato, che ha importanti capacità dal punto di vista produttivo. Occorre che venga supportato anche dalle risorse finanziarie”, ha dichiarato un soddisfatto Giuseppe Guzzetti ritirando il premio Germozzi nelle sale di Villa Malta a Roma. Dall’Associazione provinciale di Como nel 1957 al mondo delle casse di risparmio, passando per la presidenza della Regione Lombardia ed i banchi del parlamento, Guzzetti ha scritto le pagine migliori della storia dell’artigianato italiano. Per questo motivo, la ‘Fondazione Manlio e Maria Letizia Germozzi’ ha voluto premiare un uomo che ancora oggi, dopo più di 50 anni, è vicino alle istanze della micro e piccola impresa. “Il premio vuol far sapere che l’artigianato in Italia c’è, ha seguito l’evoluzione del tempo e rappresenta una delle categorie produttive più diffuse nel Paese. L’economia reale italiana è in gran parte nelle mani degli artigiani, che hanno una concezione del lavoro, della famiglia e della solidarietà intercategoriale che meritano di essere ricordate”, ha sottolineato Maria Pia Garavaglia, presidente della Fondazione Manlio e Maria Letizia Germozzi.

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