9 Settembre 2014, h. 19:42

BENESSERE – Firmato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i 180.000 dipendenti delle imprese del benessere

Confartigianato Benessere, CNA Benessere, Casartigiani e Claai Federnas-Unamem ed i Sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno siglato oggi l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei circa 180.000 dipendenti delle oltre 100.000 imprese artigiane di acconciatura, estetica, tricologia non curativa, tatuaggio, piercing e centri benessere. L’accordo, che decorre dal 1° gennaio 2013, avrà validità – per effetto del prolungamento di sei mesi del periodo di vigenza – fino al 30 giugno 2016 e prevede un aumento medio mensile a regime (riferito al 3° livello) di 60 euro. Gli incrementi salariali saranno corrisposti in tre tranches a decorrere dal 1° ottobre 2014, 1° ottobre 2015 e 1° giugno 2016. Verrà inoltre erogata una somma una tantum di 120 euro corrisposta in due tranches da 60 euro, con le retribuzioni dei mesi di febbraio 2015 e novembre 2015. La sottoscrizione dell’accordo fornisce concreta attuazione all’apprendistato professionalizzante al fine di rendere immediatamente applicabile tale istituto in tutte le regioni e province italiane, sia in quelle che hanno legiferato in merito sia nelle altre prive di specifica regolamentazione. Particolare soddisfazione esprime – a tale proposito – il Presidente di Confartigianato Benessere Lino Fabbian che sottolinea come gli elementi di flessibilità introdotti vadano nella direzione di incentivazione delle assunzioni e di valorizzazione dell’apprendistato, anche nell’ottica di ripresa del settore sul piano occupazionale. “Per le nostre imprese – sottolinea il Presidente – è particolarmente importante quanto definito rispetto alla flessibilità di utilizzo del part-time nel periodo estivo e nei fine settimana, che rende meno onerosa e maggiormente aderente alle esigenze del settore l’applicazione di tale istituto. “Altro importante passo avanti” aggiunge Fabbian “è inoltre rappresentato dall’innalzamento del limite quantitativo di assunzione di lavoratori a termine da parte delle imprese artigiane, rispetto a quanto previsto dal recente DL 34/2014”.

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