14 Maggio 2015, h. 16:42

STUDI – I dati sul mercato del lavoro nel I trimestre 2015 a “Impresa diretta” web streaming sul tema “La lunga marcia del Jobs Act – Cosa cambia con la riforma del lavoro”

Nel corso della diretta web “Impresa diretta” di ieri sera organizzata da Confartigianato sul tema “La lunga marcia del Jobs Act – Cosa cambia con la riforma del lavoro” sono stati esaminati i più recenti dati sul mercato del lavoro.

L’elaborazione dei dati della rilevazione sulla forza lavoro evidenzia ancora una staticità dell’occupazione complessiva: a marzo 2015 gli occupati scendono di 112 mila unità (-0,5%) rispetto a dicembre 2014, mentre le persone in cerca di lavoro aumentano di 62 mila unità (+1,9%); il tasso di occupazione a marzo 2015 è del 55,5%, 0,2 punti in meno rispetto a dicembre 2014.

In parallelo l’analisi dei dati sulle comunicazioni obbligatorie evidenzia i primi effetti positivi connessi alla decontribuzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato prevista dalla Legge di Stabilità per il 2015 e dall’entrata in vigore a marzo delle norme del Jobs Act. In particolare nel primo trimestre del 2015 il numero di attivazioni di nuovi contratti di lavoro è pari a 1.910.782 unità. Di queste 466.146 sono contratti a tempo indeterminato, con una quota pari al 24,4% del totale, in salita di 5,1 punti rispetto al 19,3% registrato nello stesso periodo del 2014. Nel primo trimestre 2015 sono 1.402.819 le cessazioni, di cui il 27,7% a tempo indeterminato. L’effetto combinato dei due flussi determina un saldo positivo di 507.963 rapporti di lavoro; in particolare si osserva un saldo positivo per 77.073 unità per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, che inverte il saldo negativo di 55.126 unità rilevato nello stesso periodo del 2014. Perde appeal l’apprendistato – a seguito dell’effetto di sostituzione causato dalla decontribuzione – che nel periodo presenta un saldo negativo per 9.713 posizioni a fronte di un saldo positivo di 4.063 unità registrato nel 2014.

L’analisi congiunta delle due tendenze registrate nel primo trimestre del 2015 – da un lato la staticità dell’occupazione complessiva e dall’altro il maggiore dinamismo di quella dipendente – fa ipotizzare una persistente difficoltà sul segmento del mercato del lavoro costituito dal lavoro indipendente.

In una prospettiva di lungo periodo si conferma la debolezza del recupero in corso del mercato del lavoro: mentre tra il picco pre-crisi (aprile 2008) e il picco negativo di settembre 2013 si è registrata una perdita di 1.108.000 occupati, con una velocità di caduta di 17.000 occupati al mese, la successiva fase di lenta risalita ha registrato una crescita di soli 70.000 occupati, con una velocità di risalita di soli 4.000 occupati al mese.

L’analisi nella presentazione dell’Ufficio Studi “I dati chiave sul mercato del lavoro“.

 

Occupati

(Valori in migliaia, dati destagionalizzati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Rapporti di lavoro attivati e cessati per tipologia di contratto: I trimestre 2015-I trimestre 2014

(Valori assoluti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MLPS *
*dati provvisori che si consolideranno al 30 maggio con prima Nota trimestrale del 2015)

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