14 Luglio 2015, h. 14:21

STUDI – Acquisti delle Amministrazioni Pubbliche 134,1 miliardi (8,3% del Pil), per l’81,9% da Amministrazioni locali

prestiti_banche In relazione al contenuto del terzo appuntamento di Impresa Diretta che si terrà oggi alle 19 LINK AGENDA e dedicato al “Mercato Elettronico della P.A.”, mercato virtuale per gli acquisti della Pubblica Amministrazione, realizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze tramite Consip, si osserva che nel 2014 le spese correnti delle Amministrazioni Pubbliche in beni e servizi prodotti da produttori market e consumi intermedi rappresentano il 17,5% delle spese correnti ed ammontano a 134,1 miliardi di euro (8,3% del Pil) di cui 109,7 miliardi relativi ad acquisti delle Amministrazioni locali (81,9%).

Tra il 2000 e il 2014 gli acquisti della P.A. crescono del 54,5%, trainati dalla crescita del 65,7% della spesa delle Amministrazioni locali che nel 2014 rappresentano l’81,9% del totale.

Nel Documento di Economia e Finanza 2015 sono state previste attività volte a razionalizzare le 32.000 centrali d’acquisto della PA, affidandolo a circa 35 soggetti aggregatori gestite dalle regioni e delle città metropolitane o unioni di comuni oltre che dalla centrale di committenza nazionale Consip S.p.A. (DEF 2015, sezione III, pag. 13).

Un maggiore utilizzo del mercato elettronico dovrebbe consentire di ridurre le opacità e le irregolarità degli appalti pubblici. A tal proposito va ricordato nel 2014 il 38,7% degli appalti controllati dalla Guarda di Finanza è oggetto di assegnazione irregolare: a fronte di controlli su appalti pubblici per 4.630 milioni di euro, ben 1.793 milioni è l’importo oggetto di assegnazione irregolare e che ha portato alla denuncia di 933 persone (Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Guardia di Finanza, Rapporto Annuale 2014, pag. 17).

Gli acquisti della P.A. costituiscono una capitolo chiave della politica di spending review: il Commissario straordinario per la revisione della spesa indicava che una riduzione a regime delle spese per beni e servizi (incluso sanità) per 7,2 miliardi di euro, sottolineando che gli acquisti effettuati su convenzioni CONSIP comportano in media un risparmio del 24%.

Va infine ricordato che agli acquisti di beni e servizi di parte corrente si aggiunge la spesa della PA in conto capitale che nel 2014 è pari a 36,0 miliardi, pari al 2,2% del Pil ed è circa un quarto della spesa corrente delle Amministrazioni Pubbliche in beni e servizi e consumi intermedi. A fronte di due cicli recessivi, particolarmente acuti nel settore delle costruzioni, LINK A https://www.confartigianato.it/2015/07/edilizia-e-sempre-crisi-in-1-anno-giu-imprese-14-occupati-12-compravendite-34/ i policy makers hanno attuato una dannosa politica prociclica che ha visto allargarsi la forbice tra spesa in conto capitale e spesa corrente.

 

Acquisti in beni e servizi delle Amministrazioni pubbliche per tipologia di ente

(Anno 2000-2014. Indice 2000=100. Valori correnti. Acquisto di beni e servizi prodotti da produttori market e Consumi intermedi – Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Entità e composizione degli acquisti in beni e servizi delle Amministrazioni pubbliche per tipologia di ente

(Anno 2014. Valori correnti in miliardi di euro e %. Acquisto di beni e servizi prodotti da produttori market e Consumi intermedi – Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Spesa corr. in beni e servizi e cons. intermedi e Spesa c. capitale in investimenti fissi lordi delle Amministrazioni Pubbliche

(Anno 2014. % spese correnti su PIL a valori correnti – Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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