18 Marzo 2016, h. 14:07

STUDI – In Italia oltre 5 milioni di stranieri, l’8,3% della popolazione. Presenza più elevata in Emilia Romagna, Lombardia e Umbria. Il 10,5% degli occupati sono stranieri

 

Oggi si conclude il Consiglio europeo che delinea le misure per affrontare la crisi migratoria e dei rifugiati, in particolar modo sugli aiuti umanitari, l’attuazione del piano d’azione UE-Turchia, la gestione delle frontiere esterne e il funzionamento dei punti di crisi.

A seguito della crisi dei migranti nel 2015 sono più che raddoppiate (+123,2%) le richieste di asilo nell’Unione europea che arrivando a 1.255.600 unità, in aumento di 693.000 unità rispetto ai 562.680 del 2014 ed in particolare si tratta di migranti provenienti da Siria (28,9% del totale), Afghanistan (14,2%) e Iraq (9,7%). In Italia le richieste di asilo sono 83.200, salite di 19.600 unità (+30,8%) rispetto alle 63.700 del 2014 e rappresentano il 6,6% del totale Ue. Il 21,4% delle richieste di asilo in Italia proviene dalla Nigeria, il 12,4% da Pakistan, il 9,6% da Gambia, il 7,7% dal Senegal, il 7,2% dal Bangladesh e il rimanente 41,8% da altri Paesi.

I processi di integrazione degli stranieri nell’economia europea sono rilevanti e in particolare per l’Italia che tra le cinque maggiori economie europee è al primo posto per la quota di occupati extracomunitari.

Al 1° gennaio 2016 gli stranieri residenti in Italia sono 5.054.000 e rappresentano l’8,3% della popolazione totale e rispetto a un anno prima si riscontra un incremento di 39 mila unità mentre la popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, con un calo di 179 mila residenti. La quota più elevata di popolazione straniera si osserva in Emilia Romagna con il 12,1%; quote superiori ai dieci punti percentuali in Lombardia con 11,6%, Umbria con 11,0%, Lazio con 10,9%, Toscana con 10,7% e Veneto con 10,2%. All’opposto l’incidenza della popolazione straniera è meno della metà della media nazionale in Campania con il 4,0%, Molise con il 3,8%, Sicilia con il 3,6%, Basilicata con 3,5%, Puglia con 3,0% e Sardegna con il 2,8%.

Se utilizziamo gli ultimi dati disponibili per provincia, si osserva che nel 2015 la quota più elevata di popolazione straniera è rilevata a Prato con il 15,8%, seguita da Piacenza con il 14,3%, Milano con il 13,7%, Parma con il 13,4%, Modena e Brescia con il 13,2%, Reggio nell’Emilia e Mantova con il 13,1%, Firenze con il 12,5% e Roma con il 12,1%.

Nel 2015 gli stranieri occupati sono 2.359.100 pari al 10,5% degli occupati totali; nell’anno in esame i lavoratori stranieri sono aumentati del 2,8% rispetto al contenuto +0,6% degli italiani, ma a seguito del maggiore ritmo di crescita della popolazione straniera si osserva una minore crescita del tasso di occupazione straniera che nel 2015 è del 58,9%, +0,4 punti rispetto al 2014 mentre il tasso di occupazione degli italiani è del 56,0% ed è salito di 0,6 punti. Nell’arco degli ultimi dieci anni – che hanno incluso due prolungati cicli recessivi – si osserva una progressiva convergenza dall’alto del tasso di occupazione degli stranieri verso quello degli italiani.

Il tasso di occupazione degli stranieri tra i 15 ed i 64 anni – in media triennale 2012-2014 – è pari al 58,9%. Nel dettaglio in sette regioni si rileva un tasso superiore a quello medio: Sardegna (66,3%, ma dove la quota degli stranieri è solo il 2,8% della popolazione, la più bassa d’Italia), Lazio (64,4%), Toscana (61,5%), Trentino-Alto Adige (60,7%), Veneto (60,1%), Lombardia (59,8%) ed Emilia-Romagna (59,6%). I tassi di occupazione più bassi sono invece quelli di Calabria (46,9%), Basilicata (51,8%) e Sicilia (52,6%).

 

Trend decennale del tasso occupazione per cittadinanza

(2006-2015. Incidenza % sulla popolazione 15-64 anni – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Quota popolazione straniera per regione

(1° gennaio 2016 – incidenza % sulla popolazione – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Le provincie con quota popolazione straniera superiore al 10%

(1° gennaio 2015 – incidenza % sulla popolazione – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Tasso occupazione stranieri per regione

(Media 2012-2014. Incidenza % sulla popolazione 15-64 anni – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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