23 Marzo 2016, h. 14:44

STUDI – Vacanze pasquali: al 55,2% la quota di presenze turistiche dall’estero.Sono 213mila le imprese artigiane interessate dalla domanda turistica

In questa settimana si intensificano i viaggi per vacanza in corrispondenza delle ferie pasquali. Mediamente nell’ultimo biennio nel mese di aprile, in cui è caduta la Pasqua, si sono registrate in Italia 22.578.745 presenze turistiche, di cui il 55,2% pari a 12.462.645 di non residenti e il rimanente 44,8%, pari a 10.116.100 presenze di residenti; al contrario nell’Ue a 28 prevalgono le presenze dei residenti. L’Italia è il secondo paese europeo per presenze turistiche straniere nel periodo pasquale, dopo la Spagna (17,7 milioni nella media del mese di aprile) e davanti a Francia (8,1 milioni), Regno Unito (7,7 milioni) e Germania (5,8 milioni).

Le vacanze pasquali sono caratterizzate da viaggi brevi; in generale nel primo trimestre dell’anno per i residenti prevalgono (62,0%) i viaggi di 1-3 notti a fronte del 38,0% di viaggi di 4 notti e più. Nei viaggi brevi in 2 casi su 3 (68,8%) ci si muove in auto ben 7,3 punti in più del 61,5% delle vacanze più lunghe; nelle vacanze brevi ci si sposta meno in treno (12,4%), in aereo (7,6%) e in pullman (6,0%). I viaggi in auto quest’anno beneficiano di un prezzo dei carburanti ridotto del 13,2% rispetto un anno fa: nel dettaglio nella presente settimana di Pasqua (rilevazione al 21 marzo 2016) il gasolio costa il 14,3% in meno rispetto ad un anno prima, la benzina il 10,9% in meno mentre il gpl si arriva a costare il 18,0% in meno.

Crescono le prenotazioni via internet per le vacanze brevi. Nel 2015 il 36,5% dei viaggi per vacanza di 1-3 giorni è stato organizzato con una prenotazione via internet, quota in aumento 10 punti percentuali rispetto al 26,5% dell’anno precedente; nel 2015 i viaggi brevi dei residenti prenotati via internet arrivano a 8.867.000 e sono aumentati del 31,5% rispetto al 2014.

Nel primo trimestre 2015 la principale destinazione dei viaggi di vacanza di breve durata in Italia è il Veneto con il 17,7%, seguito dal Lazio con il 17,5%, Trentino-Alto Adige con il 13,3%, Toscana     con 9,3% con Emilia-Romagna con l’8,6%.

I flussi turistici sono di grande rilevanza anche per le imprese artigiane con la domanda di beni e servizi generata da persone in vacanza che è potenzialmente intercettabile dal 15,7% dell’artigianato: secondo gli ultimi dati disponibili al IV trimestre del 2015 sono 213.100 le imprese artigiane operanti in attività economica a vocazione turistica.

Gli ambiti settoriali dell’artigianato potenzialmente interessati dalla domanda turistica maggiormente rilevanti sono Abbigliamento e calzature con 46.718 imprese, pari al 21,9%, seguito da Agroalimentare con 39.855 imprese, pari al 18,7%, Trasporti con 31.820 imprese, pari al 14,9%, Ristoranti e pizzerie con 30.337 imprese, pari al 14,2%, Bar, caffè, pasticcerie con 15.717 imprese, pari al 7,4%, Attività ricreative, culturali, intrattenimento con 1.447 imprese, pari allo 0,7%.

Particolarmente rilevanti anche le Altre attività manifatturiere e dei servizi con 47.089 imprese pari al 22,1% dell’artigianato a vocazione turistica, in cui sono comprese importanti attività dell’artigianato nella fotografia, cornici, gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, cure per animali domestici, centri benessere e palestre.

Uno sguardo al territorio: per incidenza dell’artigianato nei settori a vocazione turistica sul totale dell’artigianato regionale troviamo ai primi posti due regioni del Mezzogiorno, la Campania con il 21,3% e la Sicilia con il 21,1%, seguite dalle regioni del Centro: Marche con il 19,5%, Toscana con il 19,4% e il Lazio con il 18,7%.

A livello provinciale la maggiore quota dell’artigianato nei settori a vocazione turistica la riscontriamo a Fermo con il 35,2%, seguita da Prato con il 33,2%, Napoli con il 24,0%, Palermo, Firenze e Caltanissetta tutte con il 23,1%, Agrigento con 22,6%, Arezzo con il 22,5%, Reggio Calabria con il 21,7% e Caserta con il 21,2%.

Il perimetro dell’artigianato interessato dalla domanda turistica a fine 2015 per regione e provincia nell’appendice statistica. Clicca qui per scaricarla.

 

 

Presenze di turisti stranieri nel mese di Pasqua

(Media presenze aprile 2015-aprile 2014; milioni notti spese da turisti non residenti in esercizi ricettivi alberghieri ed extra alberghieri – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat)

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Costo carburanti nella settimana di Pasqua 2016 e 2015

(Euro per 1.000 litri; prezzi al consumo, Iva e accise incluse; pesi indice prezzi al consumo – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Mise-DGSAIE)

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Incidenza dell’artigianato potenzialmente interessato da attività turistiche nelle regioni e ripartizioni

(31.12.2015; imprese artigiane registrate per comparti turistici, incidenza % sul totale imprese artigiane – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Movimprese)

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Incidenza dell’artigianato potenzialmente interessato da attività turistiche: le prime 20 province

(31.12.2015; imprese artigiane registrate per comparti turistici, incidenza % sul totale imprese artigiane – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Movimprese)

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