13 Luglio 2016, h. 17:25

COMUNICATI – Crisi d’impresa e insolvenza, Rete Imprese Italia alla Camera: ‘Bene, ma più attenzione a imprese individuali’

fallimento“Apprezziamo lo spirito della Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Ne condividiamo, in particolare, la modifica terminologica che prevede la sostituzione del concetto di fallimento con quello di insolvenza, per offrire all’imprenditore onesto una seconda possibilità per accordarsi con i creditori e ripianare i debiti, come del resto prevede anche lo Small Business Act”. Lo ha dichiarato Daniele Vaccarino, presidente di Rete Imprese Italia, nel corso dell’audizione di fronte alla Commissione Giustizia della Camera svoltasi oggi per esaminare la proposta di legge 3671 bis.

“Nel merito – ha aggiunto – una delle novità più rilevanti della riforma è l’introduzione di procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, che assolvono l’importante funzione di far emergere tempestivamente lo stato di crisi di chi non sia nelle condizioni di adempiere alle proprie obbligazioni”.

“Per questo – ha continuato – è previsto il generalizzato obbligo per ogni imprenditore di istituire assetti organizzativi adeguati a rilevare per tempo la crisi e la perdita di continuità aziendale. A tal proposito abbiamo evidenziato la necessità di prevedere, in sede attuativa, la diversa situazione degli imprenditori individuali, per i quali sarebbe auspicabile gradualizzare l’obbligo di istituire tali assetti”.

“Con riferimento agli organi di composizione della crisi, potrebbe essere opportuno ampliare il novero dei soggetti autorizzati, sostanzialmente limitato a enti pubblici, università, camere di commercio e ordini professionali, alle organizzazioni imprenditoriali. Queste organizzazioni – ha concluso Vaccarino –  grazie alla capillare presenza a livello territoriale, alla stretta prossimità alla platea degli imprenditori e degli utenti, alla professionalità e terzietà, permetterebbero di amplificare quel grado di fiducia e familiarità con le imprese particolarmente utili in queste situazioni delicate”.

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