13 Luglio 2017, h. 15:12

RITRATTI DEL LAVORO – Paolo Penko e la secolare tradizione orafa fiorentina

Firenze è storia, arte e cultura, conoscenze e tradizioni che si tramandano da secoli e che sulle sponde dell’Arno hanno scritto uno dei capitoli più esaltanti dell’Umanità: il Rinascimento delle arti e delle scienze. Oggi, all’ombra della Cupola del Brunelleschi, lavora un maestro artigiano capace di fondere la gloriosa tradizione orafa fiorentina a un’innata propensione al futuro e all’innovazione.
Visitare la Bottega orafa di Paolo Penko diventa un vero e proprio viaggio nel tempo, che affonda le radici in una Firenze fatta di fiorini d’oro, usanze rinascimentali e detti popolari. Come “San Giovanni non vuole inganni” ad esempio, che in molti hanno sentito ma di cui pochi conoscono l’origine. San Giovanni Battista è il Patrono della città gigliata e “la sua immagine incisa sul retro dei fiorini d’oro indicava il marchio del battitore della Zecca e, di conseguenza, l’autenticità di quella moneta. Un potente simbolo economico e religioso della città – ci spiega Penko – offerto ai neonati con l’augurio di “un fiorino oggi per mille domani”.
Un motto che riecheggia ancora oggi nel lavoro quotidiano di un maestro artigiano che impegna un terzo della propria giornata a diffondere e a seminare la passione per l’oreficeria. “E’ importante promuovere l’arte orafa, soprattutto tra i più giovani, stimolarne le capacità manuali e la creatività nel disegnare un gioiello”, spiega questo appassionato artigiano, che ha incontrato l’arte orafa per caso e che continua a passare le notti a buttar giù bozzetti, idee e nuove forme da plasmare.
La bottega orafa Penko di Firenze cura ogni fase della lavorazione delle proprie creazioni, dal disegno alla fusione dell’oro, dalla lavorazione dei metalli alla scelta delle pietre, utilizzando strumenti e tecniche della tradizione toscana. “Non siamo un museo, però, cerchiamo di innovare continuamente la nostra produzione, con forme e modelli che seguano l’evoluzione dei tempi – spiega – Già dieci anni fa abbiamo lanciato una linea di gioielli multimediali, integrando schermi di piccole dimensioni alle nostre creazioni, ben prima che la Apple lanciasse il suo orologio innovativo”, aggiunge Penko con il sorriso ironico di chi sa già cosa fare domani. “Presto avremo una sede più ampia e spaziosa e una presenza più massiccia sul web e sulle piattaforme di e-commerce, per conquistare nuovi mercati e fidelizzare i clienti stranieri”.
Il futuro della Bottega orafa Penko è assicurato. A Paolo e a sua moglie Beatrice, al figlio Alessandro, alla giovane apprendista Monica e “al vero boss dell’azienda, il nostro cane Fiorino”, presto si aggiungerà il secondo figlio, Riccardo, promettente studente del liceo artistico. “Spero di poter avere sempre più tempo da dedicare alla promozione di questo mestiere, alla trasmissione di conoscenze e tecniche di lavorazione che appartengono alla storia e alla cultura di questa città”, conclude Paolo Penko, che realizza la Croce di San Giovanni per la festa del Patrono e il Fiorino d’Oro della città di Firenze, il riconoscimento che ogni anno viene consegnato a “tutti coloro che abbiano contribuito a dare lustro alla città”, come si legge nel regolamento del riconoscimento. E se queste sono le motivazioni, verrebbe da pensare che una volta, quel premio, potrebbe essere consegnato proprio alla bottega dove viene plasmato.

Bottega orafa Penko
Firenze
www.paolopenko.com
Confartigianato Firenze
www.confartigianatofirenze.it

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