8 Agosto 2017, h. 19:29

STUDI – Libia, in calo del 13,1% l’export dell’Italia, primo esportatore UE nel Paese. Vendite prodotti made in Italy ai minimi, solo nel 2011 furono inferiori

L’evoluzione in corso della complessa situazione libica pone nuovamente all’attenzione la dinamica del commercio estero con il Paese nordafricano che si intreccia con i temi della geopolitica energetica.

L’Italia è il primo esportatore dell’Unione Europea verso la Libia: gli ultimi dati disponibili relativi ai dodici mesi giugno 2016-maggio 2017 indicano vendite per oltre un miliardo di euro (1.098,7 milioni di euro) che rappresentano il 30,9% dell’export totale dei Paesi dell’Unione Europea. A distanza si posiziona la Spagna con 431,0 milioni di euro di esportazioni (quota del 12,1%), seguita dalla Germania con 313,4 milioni (quota dell’8,8%), dal Regno Unito con 186,0 milioni di euro (quota del 5,2%) e la Francia con 160,0 milioni di euro (quota del 4,5%).

Complessivamente i 27 Paesi Ue esportano verso la Libia per 3.560,0 milioni di euro ed i cinque principali Paesi europei rappresentano il 61,5% dell’export (2.189,2 milioni di euro).

Per quanto riguarda la dinamica negli ultimi dodici mesi si osserva che le esportazioni europee sono sostanzialmente stabili (-0,6%) rispetto ai dodici mesi precedenti, risultato del sostenuto aumento (+47,1%) del Regno Unito e di quello (+14,7%) della Spagna che si combina con la caduta del 48,8% della Francia e il calo del 13,1% dell’Italia e del 5,2% della Germania.

Nel dettaglio settoriale l’export italiano verso la Libia per il 67,0% è rappresentato da Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio. Il manifatturiero al netto di questi energetici è il restante 30,4% del totale, di cui circa la metà (13,9%) sono costituiti da prodotti dei nove settori a maggior concentrazione di Micro e Piccole imprese; nel dettaglio i prodotti non energetici maggiormente esportati sono Alimentari per il 10,1% del totale, Macchinari e apparecchiature per il 6,9% e Apparecchiature elettriche per il 4,0%.

Il calo dell’export del 13,1% negli ultimi dodici mesi è dato da una riduzione del 17,0% dei Prodotti petroliferi raffinati e della riduzione dell’8,1% degli altri prodotti del manifatturiero: ad aprile 2017 l’export annualizzato di prodotti manifatturieri – escluso il petrolio raffinato – cade a 514 milioni di euro: considerando la serie storica degli ultimi vent’anni solo nel 2011, in corrispondenza dello scoppio della guerra civile, si riscontra un valore minore del made in Italy in Libia.

In parallelo si osserva negli ultimi anni la forte riduzione della quota di mercato dell’Italia sul totale dell’export UE che passa dal 41,6% del 2014 al 30,9% attuale; anche per la quota dell’export si tratta del valori più basso dopo quello del 2011.

L’analisi dell’interscambio di commodities energetiche con la Libia in ‘Imprese ed energia’ di questa settimana su QE – Quotidiano energia.

 

 

Export verso la Libia: totale, prodotti raffinati, altri manifatturieri

  1996-2016; 2017: ultimi 12 mesi da maggio 2016 ad aprile 2017 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

Dinamica export verso la Libia dei 5 principali Paesi dell’Ue a 28 negli ultimi dodici mesi

Giugno 2016-maggio 2017. Var. % su 12 mesi precedenti. Totale export Ue a 28 escluso Lussemburgo – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

Quota italiana dell’export UE verso la Libia: 2006-2017

Anni 2011-2016; 2017: ultimi 12 mesi, giu. 2016-mag. 2017 – Quote % su totale export Ue 28 escluso Lussemburgo – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

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