1 Marzo 2018, h. 17:05

UNATRAS – Emergenza maltempo. Sulle strade regna l’improvvisazione, chi risarcirà i trasportatori per le perdite ed i disagi subiti?

Le chiusure delle strade stanno portando il settore al collasso e si stimano mancati incassi di 5 milioni di euro al giorno per l’autotrasporto in aggiunta agli enormi disagi. Chi risarcirà i trasportatori dei danni subiti?

Questa la domanda che le associazioni del coordinamento UNATRAS pongono al Governo e alla Società Autostrade chiedendo i rimborsi dei danni che stanno provocando le ordinanze prefettizie e i blocchi alla circolazione anche laddove non necessario.

L’Unatras prende nuovamente posizione contro le scelte delle Prefetture e di Autostrade per l’Italia che hanno imposto da questa mattina una raffica di nuovi divieti di circolazione dei mezzi pesanti.

Ormai siamo all’improvvisazione assoluta nella gestione dell’emergenza maltempo. Le ordinanze sono ricomparse in Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia Romagna ed Umbria, ma in queste regioni in tanti casi con i divieti si continua a circolare ma il tutto avviene sulla base della decisione delle istituzioni locali con una viabilità a macchia di leopardo; decine di migliaia di autisti di camion risultano bloccati sui piazzali, ai caselli e lungo le strade abbandonati a se stessi.

Una situazione incredibile, tutta italiana, che penalizza l‘autotrasporto con danni incalcolabili subiti dai vettori che sono stati bloccati nei piazzali o sulle strade ed i committenti che non hanno ricevuto le materie prime.

Chi ha la responsabilità di Governo dovrebbe chiedere scusa ai trasportatori italiani e fare mea culpa per non essere in grado di gestire efficacemente l’allerta maltempo, per la quale era necessario attivarsi con gli enti gestori per tenere le strade libere ovvero far circolare gli automezzi sulla rete autostradale che spesso è stata chiusa senza neve.

A tal fine Unatras si è attivata per richiedere un incontro urgente al Ministro degli Interni Minniti, al quale è stata inviata la lettera in allegato.
Lettera al Ministro Minniti

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