30 Luglio 2018, h. 10:00

BOLZANO – Il Crowdfunding altoatesino presentato come progetto esemplare ad Harvard

Lo scorso 10 luglio una delegazione di lvh.apa Confartigianato Bolzano si è resa protagonista di un viaggio senza precedenti. Destinazione: l’Università di Harvard, dove Kathrin Pichler ha avuto modo di presentare la piattaforma Open Innovation & Crowdfunding Alto Adige quale progetto esemplare di carattere regionale. Harvard è uno degli atenei americani più ricchi di blasone, frequentato negli anni da studenti illustri quali, tra gli altri, Barack Obama e Bill Gates.
Con questo strumento lvh.apa Confartigianato Imprese ha dimostrato che il piccolo territorio dell’Alto Adige è capace di affrontare importanti sfide internazionali. Dopo aver ricevuto un invito dall’Università di Harvard, Boston, e di Hyve SpA, l’associazione degli artigiani altoatesini ha presentato nel prestigioso ateneo la piattaforma Open Innovation & Crowdfunding Alto Adige. La partecipazione ai tre giorni di convention Crowd Academy ha rappresentato per l’associazione degli artigiani altoatesini un onore ed al contempo una grande sfida. Se paragonata ai molti progetti di crowdfunding americani, la piattaforma di lvh.apa è infatti davvero piccola. Si pensi ad esempio a Kickstarter.com, che negli Stati Uniti è considerato un precursore al finanziamento tramite crowdfunding delle startup. Questa piattaforma ha contribuito a raccogliere diversi milioni di dollari in fondi per i progetti più disparati. “Sono convinto che la regionalità rappresenti sempre un plusvalore – ha affermato il presidente di lvh.apa Gert Lanz -. Soprattutto le piccole imprese possono approfittare di questo strumento finanziario per lanciare nuovi prodotti sul mercato”.
A rendersi protagonista dell’affascinante trasferta ed a raccontare nel dettaglio i progetti fino ad ora realizzati è stata la collaboratrice del reparto Innovazione & Nuovi Mercati di lvh.apa Kathrin Pichler. L’associazione ha avuto così modo di presentare l’iniziativa accanto a colossi del calibro della NASA e di General Electric. “La peculiarità della piattaforma altoatesina, quella che ha attirato l’attenzione dell’Università di Harvard su di noi, è il fatto che l’aspetto innovativo di questo strumento si rivolga proprio alle piccole e medie imprese – ha concluso Lanz -. Da un lato l’obiettivo è quello di uno sviluppo regionale, mentre dall’altro è il coinvolgimento della popolazione. Siamo tornati a casa da questa esperienza con un gran numero di idee nuove ed eccitanti, che potremo mettere a frutto per le nostre imprese”.

 

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