12 Luglio 2018, h. 16:43

STUDI – Vino made in Italy vale un terzo di punto di PIL e cresce del 4,5% nel primo trimestre del 2018. Aumento a doppia cifra per Lombardia (+13,4%) e Sicilia (+10,1%). In Veneto, Piemonte, Toscana e Trentino Alto Adige tre quarti dell’export

Nel settore dell’Alimentare e bevande sono 155.054 gli addetti che lavorano in imprese artigiane, pari al 36,2% del totale. Nel 2017 le esportazioni di alimentari e bevande – divisioni 10 e 11 della classificazione Ateco 2017 – sono pari a 33.257 milioni di euro, rappresentando l’1,94% del PIL – il massimo storico dal 1995 – e il 7,4% delle esportazioni italiane e nel 2017 crescono del 6,0% quasi doppiando il +3,7% dell’anno precedente. Nel settore l’Italia è il secondo esportatore dell’Ue dopo la Francia.

Le nostre vendite all’estero di prodotti alimentari beneficiano di una ampia varietà associata ad una alta qualità di produzioni e di materie prime, capace di caratterizzare un’offerta enogastronomica di assoluta eccellenza, con l’Italia al primo posto in UE per prodotti agroalimentari di qualità con 295 tra prodotti DOP, IGP e STG.

La qualità dell’offerta è confermata anche dal vino di uve che, nel 2017, rappresenta i tre quarti (73,4%) delle esportazioni delle Bevande. L’Italia si conferma il secondo esportatore di vino dell’Unione europea dopo la Francia. L’export di Vini vale 5.990 milioni di euro, oltre un terzo di punto di PIL (0,35%) ed il saldo commerciale è nettamente positivo e pari a 5.669 milioni di euro.

Il vino e il terroir. La regione con la più alta propensione all’export di Vini di uve è il Veneto con l’export che vale l’1,37% del PIL regionale seguito – con quote superiori alla media nazionale – dal Trentino-Alto Adige con 1,30%, Toscana con 0,83%, Piemonte con 0,76% e Abruzzo con 0,54%.

Prendendo a riferimento l’export del primo trimestre 2018 si osserva che quattro regioniVeneto, Toscana, Piemonte e Trentino Alto Adige concentrano il 75,1% dell’export di vino; la tendenza è positiva e le vendite all’estero salgono del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2017 e tra le dieci maggiori regioni si registra un aumento a doppia cifra per la Lombardia (+13,4%) e Sicilia (+10,1%). Aumenti consistenti anche per l’export del vino di Friuli-Venezia Giulia (+9,9%), Abruzzo (+9,2%), Piemonte (+6,5%), Puglia (+5,7%) ed Emilia-Romagna (5,0%). Tra le altre regioni da segnalare l’aumento delle vendite all’estero per Liguria, Lazio e Marche; per quest’ultima regione è stato pubblicato oggi il focus dell’Ufficio Studi di Confartigianato Marche.

La crescita registrata nel primo scorcio del 2018 consolida l’andamento positivo del 2017, con l’export del vino italiano in salita del 6,4% trainato dal +14,0% del Mezzogiorno. L’export di vino, unito con quello degli altri prodotti caratteristici del made in Italy, crea lo storytelling della manifattura italiana riportato all’interno del 13° Rapporto annuale “Virtù e fortuna. Piccole imprese nell’era delle trasformazioni”, presentato all’Assemblea di Confartigianato dello scorso 26 giugno. Clicca qui per scaricarlo.

 

 

Propensione all’esportazione di Vini di uve per regione

Rapporto % tra export 2017 e PIL 2016. Ateco 2007: Classe 11.02 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

Trend export Vini di uve per regione

I trim. 2018  e var. % rispetto I trim. 2017 – milioni di euro – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

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