8 Gennaio 2019, h. 18:09

STUDI – Infrastrutture delle regioni manifatturiere: gap del 20,6% tra Italia e Germania. Interessate dalla domanda di infrastrutture mezzo milione di piccole imprese della manifattura e del trasporto

L’Italia è la seconda economia manifatturiera nell’Unione europea dietro alla Germania, ma il nostro Paese diventa leader europeo per occupati nelle piccole imprese manifatturiere: 2 milioni di addetti, il 25,7% in più dell’occupazione delle piccole imprese tedesche (1,6 milioni).

Come è noto, l’economia italiana presenta una elevata dipendenza energetica e deve mantenere un alto livello delle esportazioni per poter finanziare la bolletta energetica che vale circa 2 punti di PIL.

In questa prospettiva sono vitali gli investimenti in infrastrutture che garantiscono la competitività della movimentazione delle merci di 378 mila piccole imprese della manifattura e altre 121 mila del trasporto: complessivamente sono 499 mila le piccole imprese interessate dalla domanda di infrastrutture, e danno lavoro a 2,4 milioni di addetti.

In questa prospettiva la politica economica deve orientarsi al sostegno degli investimenti privati e pubblici, come indicato nei giorni scorsi da Confartigianato. Questa impostazione della politica fiscale è necessaria per togliere l’Italia dall’ultima posizione in UE per investimenti pubblici e chiudere il gap di competitività del sistema manifatturiero dato dalla minore dotazione infrastrutturale, divario evidenziato nel Rapporto “La caduta” presentato in occasione della manifestazione “Quelli del sì” tenuta a Milano lo scorso 13 dicembre.

Nel confronto dell’indice relativo alle infrastrutture di trasporto tra le 37 regioni dei maggiori Paesi europei che presentano una quota di occupazione manifatturiera superiore al 20%, si evidenzia che in media le otto regioni italiane a maggiore vocazione manifatturiera presentano un gap infrastrutturale del 20,6% rispetto ai ventitre territori della Germania. Nella classifica per l’indicatore di accesso alle infrastrutture la prima regione italiana, la Lombardia, si posiziona al 18° posto; seguono al 19° posto l’Emilia Romagna, al 23° posto il Piemonte e al 24° posto il Veneto e al 27° posto la Toscana; in maggiore ritardo, posizionandosi dal 30° posto in poi, troviamo Friuli Venezia Giulia, Marche ed Abruzzo.

Sono disonibili on line la presentazione dei dati di #QuelliDelSi, il report dell’Ufficio Studi “La caduta” e l’Appendice statistica con i dati per provincia delle piccole imprese interessate dalla infrastrutture. Clicca qui per scaricarli.

 

 

Le 37 regioni manifatturiere dei maggiori paesi europei con valore superiore al 20%

Anno 2017 – % Manifatturiero esteso (B-C-D-E) superiore al 20% – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea

 

 

 

Occupati nelle piccole Imprese manifatturiere nei paesi dell’UE

Anno 2016 – migliaia di addetti imprese fino a 5 addetti – Lussemburgo n.d. – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

37 regioni a maggiore vocazione manifatturiera nei principali Paesi Ue

Anno 2017. Occupati in migliaia – peso occupati Manifatturiero esteso (B-C-D-E Nace) superiore al 20% – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea ed Eurostat
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