1 Marzo 2019, h. 13:00

LEGGE DI BILANCIO – Confermati i ‘bonus casa’: più lavoro per le piccole imprese

La Legge di Bilancio 2019 ha confermato alcuni fra gli incentivi più utili alle piccole imprese e ai cittadini: da quello per la riqualificazione energetica degli edifici alle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili, fino alle agevolazioni per la cura del verde.

Si tratta di un pacchetto di norme fortemente sollecitato da Confartigianato perché, come hanno dimostrato in questi anni, centrano numerosi obiettivi: più lavoro per le imprese di costruzioni, arredamento, manutenzione del verde, emersione di attività irregolari, tutela dell’ambiente, risparmio per le famiglie.

Nel dettaglio, Confartigianato ha calcolato che l’ecobonus per gli interventi di risparmio ed efficientamento energetico degli edifici avrà un effetto positivo per le piccole imprese pari a 142 milioni di euro l’anno per il triennio 2019-2021.

Un impatto ancor più favorevole per i piccoli imprenditori delle costruzioni arriva dalle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni degli immobili: parliamo di 258 milioni di euro annui fino al 2021.

Cifra alla quale si sommano i 60 milioni l’anno di benefici derivanti dagli incentivi per l’acquisto di mobili per le case ristrutturate.

Per le imprese che si occupano di manutenzione del verde, poi, l’incentivo previsto dalla manovra comporterà vantaggi per 20 milioni l’anno da oggi al 2021.

La battaglia di Confartigianato ora continua per superare le continue proroghe e  rendere i bonus casa permanenti e strutturali.

Ancora alle imprese del settore costruzioni, la manovra riserva una misura per la quale Confartigianato si batte da tempo: la soglia per l’affidamento diretto degli appalti è stata aumentata, si passa da 40.000 a 150.000 euro di importo dei lavori. Un primo passo verso la revisione complessiva del Codice dei contratti pubblici chiesta dalla Confederazione per favorire l’accesso delle micro e piccole imprese ad appalti e forniture pubbliche.

 

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22 febbraio 2019

 LEGGE DI BILANCIO – La manovra incentiva l’innovazione e l’export delle piccole imprese

Innovazione, accesso al credito, export: la Legge di bilancio 2019 dedica misure ad hoc a questi tre aspetti fondamentali dell’attività delle piccole imprese. Le sollecitazioni di Confartigianato sono state recepite con la conferma di strumenti particolarmente graditi ai piccoli imprenditori.A cominciare dal rifinanziamento della ‘Nuova Sabatini’ per facilitare l’acquisto a tassi agevolati di macchinari, impianti e attrezzature che rientrano nel piano Impresa 4.0. Una misura che punta sull’innovazione e che per le piccole imprese vale 32 milioni di euro l’anno nel triennio 2019-2021.

Una spinta per favorire l’accesso al credito delle piccole imprese arriva poi dai contributi per la patrimonializzazione dei Consorzi fidi. Anche in questo caso si tratta di una misura da tempo attesa da Confartigianato.

I Confidi – spiega Bruno Panieri, direttore delle Politiche economiche di Confartigianato – sono stati fondamentali durante il periodo della crisi per sostenere l’accesso al credito delle piccole imprese. Hanno anche sofferto molto dal punto di vista patrimoniale perché hanno assorbito molte sofferenze che ne hanno compromesso i livelli di patrimonializzazione. Per questo avevamo già salutato molto favorevolmente l’intervento della Legge di bilancio 2014 che stanziava risorse a sostegno della patrimonializzazione dei consorzi fidi. Accogliamo ancor più favorevolmente la misura della manovra 2019 che ha indirizzato le risorse residue avanzate da quel primo intervento di patrimonializzazione rimettendole ancora una volta a disposizione del sistema dei Confidi”.

Il pacchetto incentivi della manovra contiene risorse anche per promuovere il made in Italy e attrarre investimenti esteri nel nostro Paese. Per le piccole imprese il valore di queste misure si attesta  su 22 milioni di euro l’anno per il periodo 2019-2021.

Altri incentivi, questa volta per far nascere imprese nel Mezzogiorno, arrivano dall’ampliamento del piano ‘Resto al Sud’: i finanziamenti agevolati per aprire l’azienda sono stati aumentati e possono essere richiesti da chi ha fino a 46 anni, mentre finora il limite di utilizzo era fissato a 36 anni di età.

 

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15 febbraio 2019

LEGGE DI BILANCIO – Giù il costo del lavoro per le piccole imprese: Confartigianato ottiene la riduzione delle tariffe Inail

La manovra economica segna un risultato storico per Confartigianato: parliamo della riduzione delle tariffe Inail pagate dagli artigiani, un obiettivo che la Confederazione insegue da oltre 20 anni per ottenere una revisione dei premi in linea con il reale andamento degli infortuni sul lavoro.
E, finalmente, la legge di bilancio fa scattare dal primo gennaio 2019 il nuovo sistema tariffario Inail che abbatte di circa il 30% i tassi medi per le imprese. Tradotto in pratica, è una bella sforbiciata al costo del lavoro: per il 2019 il taglio vale complessivamente 410 milioni, ai quali se ne aggiungono 525 per il 2020 e altri 600 milioni per il 2021. Un risultato economico che riconosce l’impegno delle imprese sul fronte della sicurezza del lavoro, come spiega Riccardo Giovani, direttore delle politiche sindacali di Confartigianato:E’ una battaglia storica di Confartigianato. Non abbiamo mai chiesto nulla che non ci spettasse. Ne’ sconti, ne’ privilegi: abbiamo chiesto sempre e soltanto, e rivendicato con forza con la nostra tenace azione, che ci venisse riconosciuto il grande investimento per la sicurezza sul lavoro e per il miglioramento di tutte le misure antiinfortunistiche nelle imprese. Abbiamo ottenuto ottimi risultati e per questo meritavamo una riduzione delle tariffe”.
La manovra premia gli sforzi delle piccole imprese anche sul fronte della formazione e dell’innovazione. Un occhio di riguardo che si traduce in un bonus maggiore ai piccoli imprenditori che investono sulla formazione del personale in competenze tecnologiche legate al piano Impresa 4.0. Per le piccole imprese il credito d’imposta vale 250 milioni di euro nel 2020. “E’ stato prorogato anche per il 2019 – spiega Riccardo Giovani – il credito d’imposta a favore delle imprese che mandano i lavoratori in formazione nelle attività e nelle materie inerenti le nuove tecnologie. In questa proroga, grazie all’azione di Confartigianato, abbiamo ottenuto che il bonus a favore delle piccole imprese venisse incrementato, infatti è pari al 50%, più alto a favore delle piccole imprese, a riconoscimento del grande lavoro che stiamo facendo su questo terreno”.
Giù il costo del lavoro anche per favorire l’occupazione giovanile nel Sud. La manovra, infatti, prevede l’esonero totale dei contributi per le imprese che nel 2019 e nel 2020 assumeranno giovani under 35 nelle regioni del Mezzogiorno. La misura vale anche per le assunzioni di personale con più di 35 anni purchè disoccupato da almeno 6 mesi.

 

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08 febbraio 2019

LEGGE DI BILANCIO – Le misure fiscali della manovra sotto la lente di Confartigianato

Nella manovra economica il fisco tende la mano alle piccole imprese e Confartigianato ha misurato gli effetti dei provvedimenti ottenuti grazie a dure battaglie. Tra le novità della legge di bilancio che nel 2019 fanno calare il peso di tasse e adempimenti spicca il regime forfettario al 15% per i contribuenti che hanno un volume d’affari fino a 65.000 euro. Confartigianato ha calcolato che i benefici della flat tax per le micro e piccole imprese superano 1 miliardo di euro l’anno per il triennio 2019-20121.
Dal 2020, poi, gli imprenditori con ricavi tra 65.000 e 100.000 euro potranno applicare un’imposta al 20%, sostitutiva dell’imposta sul reddito, dell’Irap e delle addizionali regionali e comunali. Confartigianato ha stimato in 414 milioni annui i vantaggi di questa misura per  le piccole imprese. “Confartigianato – sottolinea Andrea Trevisani, Direttore delle Politiche fiscali di Confartigianato – chiede ora, per evitare figli e figliastri, l’estensione totale della flat tax a tutte le categorie reddituali”.

Meno fisco anche su capannoni e laboratori: infatti, raddoppia dal 20 al 40 per cento la deducibilità dal reddito d’impresa dell’Imu sugli immobili strumentali. Un passo che per le piccole imprese vale 92 milioni l’anno per il triennio 2019 – 2021, in attesa della deducibilità integrale dell’Imu che Confartigianato chiede da sempre. “La battaglia di Confartigianato per il prossimo anno – annuncia Trevisani – è quella di sottoporre ancora al decisore politico l’innalzamento della deducibilità per arrivare all’obiettivo del 100 per cento”.
Un’altra misura fiscale sugli immobili riguarda gli affitti dei locali commerciali che potranno godere di una cedolare secca al 21%, con un vantaggio complessivo per le piccole imprese pari a 55 milioni l’anno.

E ancora, la manovra 2019 sblocca finalmente il meccanismo del riporto delle perdite, come fortemente sollecitato da Confartigianato. Così, gli imprenditori in contabilità semplificata possono applicare pienamente la tassazione per cassa, cioè pagare le tasse dopo l’incasso delle fatture. I vantaggi si attestano a 83 milioni di euro l’anno. “Con la legge di bilancio – sottolinea ancora Trevisani – abbiamo completato e chiuso il cerchio sul regime di cassa anche con la possibilità di recuperare le perdite maturate nel 2017”.

Fisco amico dell’innovazione con la proroga dell’iperammortamento per chi investe in nuovi macchinari finalizzati alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa: l’agevolazione produrrà benefici per 55 milioni all’anno. “C’è stata una novità interessante – rileva Trevisani – perché è stata graduata e intensificata la misura per le micro imprese in quanto investimenti di ridotta dimensione godranno di una deduzione del 270% anzichè del 150% come era lo scorso anno”.

Se con queste misure il fisco allenta la presa sui piccoli imprenditori, non mancano, però, i timori per un possibile aumento, sbloccato proprio dalla Legge di bilancio, dei tributi di Regioni ed enti locali. “La battaglia di Confartigianato continua – conclude il Direttore delle Politiche fiscali della Confederazione – e punta sul taglio della spesa improduttiva e a ridurre la tassazione sul mondo produttivo, perché la ricchezza si crea se si creano imprese. Questo è il nostro motto da sempre”.

 

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